Riassunto analitico
L'abuso di alcool costituisce un grave problema dal punto di vista sia sociale si clinico. L'uso improprio di bevande alcoliche è una pratica molto diffusa tra gli adolescenti e i giovani adulti al fine di raggiungere quello che viene comunemente indicato con il termine di “stato di ebbrezza”. Proprio questo stato in cui verte il soggetto è sanzionato sia dal codice penale (art. 91 comma 1 e 2, art.92 comma 1 e 2, art. 94, art.688 comma 1 e 3, art. 689), sia dal codice della strada (art. 186 e 186-bis e relativi comma). L’assunzione di alcool porta ad effetti differenti a seconda che si parli di alcolismo acuto o cronico. Nel primo caso è opportuno valutare sia gli effetti diretti (coma etilico) sia gli effetti indiretti (incidenti stradali) e viene effettuato mediante il dosaggio del quantitativo di alcool presente a livello alveolare (effettuato mediante etilometro) o dosaggio gas-cromatografico dell’alcolemia. Nel secondo caso, invece, γ-glutammil-transpeptidasi, volume corpuscolare medio, aspartato amino transferasi e alanino amino transferasi, glutammato deidrogenasi, acetaldeide e i suoi addotti e transferrina carboidrato carente. La transferrina carboidrato carente (in sigla CDT) è il marker più utilizzato per il monitoraggio di importanti assunzioni regolari di alcool. Si tratta di una glicoproteina deputata al trasporto del ferro formata da una singola catena polipeptidica con due catene polisaccaridiche legate all’azoto. Queste catene presentano delle ramificazioni con residui di acido sialico terminale. Un individuo sano dovrebbe presentare una prevalenza di forme tetrasialate, mentre se lo stesso fosse dedito al consumo di alcool si assisterebbe ad un aumento delle isoforme asialo, disialo, trisialo, tetrasialo-transferrina, definite come Carbohydrate-Deficient Transferrin (CDT). Un consumo giornaliero di 60 g di alcool per periodi maggiori di due settimane induce un considerevole aumento dei livelli sierici di CDT, che possono rimanere tali anche dopo due/quattro settimane di astinenza dall’alcool. In questo lavoro ci siamo preoccupati di curare il dosaggio di questo marker al fine di diagnosticare l'abuso di alcool, in particolar modo di soggetti in terapia presso centri di disintossicazione. Nella maggior parte dei casi il monitoraggio era fine alla restituzione o eventualmente conferma della sospensione della patente in soggetti ai quali era stata sospesa per guida in stato di ebbrezza. Il metodo impiegato per il dosaggio è l’HPLC (high performance liquid cromatography). Si è valutato anche se il dosaggio potrebbe essere alterato nel caso in cui venissero apportate delle modifiche ai parametri di lavoro (ad esempio flusso o variazione del gradiente di concentrazione della fase mobile).
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