Riassunto analitico
Il succo di melograno in questi ultimi anni ha suscitato notevole interesse da parte della comunità scientifica, date le numerose attività biologiche, principalmente di tipo antiossidante, attribuibile ai composti di natura polifenolica presenti. Tuttavia, ad oggi vi è carenza di studi che ne caratterizzano la componente volatile. Lo scopo di questo lavoro di tesi sperimentale di Laurea magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, svolto presso la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (Trento) sotto la supervisione scientifica della Dott.ssa Urska Vrhovsek, è stato quindi la caratterizzazione della frazione volatile del succo di melograno (Punica granatum L.), anche per valutare le possibili differenze di composizione tra cultivar di diversa origine geografica. Tra i metodi di preparazione del campione più utilizzati attualmente vi sono l’estrazione in fase solida con cartucce (SPE) e la microestrazione in fase solida (SPME), seguite da analisi cromatografica. In questo studio, si è deciso, essendo queste due tecniche complementari, di utilizzarle entrambe per avere una visione più esaustiva dei composti volatili del succo di melograno. Per quanto riguarda l’estrazione in fase solida, è stato messo a punto un metodo che prevede l’utilizzo di cartucce con fase polistirenica (LiChrolut EN 200 mg), che permettono di analizzare i composti sia in forma libera che gli agliconi, dopo idrolisi enzimatica degli eterosidi (frazione legata). In fase di caratterizzazione varietale, come dimostrano molti lavori fatti precedentemente su altre matrici quali uva e vino, è infatti importante valutare anche la frazione legata agli zuccheri. La scelta di operare con cartucce da 200 mg nasce anche dall’esigenza di ridurre i volumi di solvente necessari per l’eluizione e quindi anche i tempi operativi necessari alla concentrazione dell’estratto prima dell’analisi GC. L’SPME è una tecnica di estrazione in spazio di testa particolarmente adatta a valutare i composti volatili da matrici di diversa natura e origine. In questo studio, si è scelto di operare con una fibra bifasica (DVB/CAR/PDMS 50/30µm), per poter analizzare composti a diversa polarità. La combinazione della tecnica SPE e SPME si è dimostrata particolarmente efficiente per la preparazione del campione derivante da diverse parti del frutto di melograno; negli estratti sono stati identificati più di 60 composti mediante GC-MS. Il metodo sviluppato è stato quindi applicato a cultivar di diversa provenienza (italiane e israeliane).
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