Riassunto analitico
Il problema della gestione dei rifiuti urbani è diventato sempre più rilevante: la crescita dei consumi e dell’urbanizzazione, infatti, ha aumentato la produzione dei rifiuti e ridotto le zone disabitate in cui trattarli o depositarli. La gestione dei rifiuti più diffusamente adottata consiste nell’impiego di discariche e inceneritori: le discariche presentano costi di gestione piuttosto contenuti, ma comportano un notevole spreco di materiali che potrebbero essere riciclati nonché impiegano vaste aree di territorio dove si creano grandi concentrazioni di rifiuti con possibili conseguenze negative sull’ambiente, mentre gli inceneritori sfruttano la combustione dei rifiuti recuperando un minimo di energia elettrica e calore ma presentano il problema della gestione delle emissioni tossico-nocive. Un tentativo per ovviare ai problemi elencati in precedenza è rappresentata dal trattamento dei rifiuti in impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB): in questi impianti si verifica la separazione della frazione umida, ossia la parte organica da bio-essiccare che permette di ottenere la “frazione organica stabilizzata” (FOS), dalla frazione secca, costituita da carta, plastica, ecc. che viene o riciclata o usata per produrre “combustibile solido secondario” (CSS). Il CSS prodotto è destinato ad alimentare gli inceneritori, i cementifici o le centrali termoelettriche, mentre la FOS, essendo ottenuta a partire da rifiuto indifferenziato, non può essere utilizzato come compost, visto che questo viene prodotto esclusivamente a partire da materiale organico raccolto differenziatamente, dunque viene quasi sempre utilizzato per la copertura giornaliera delle discariche. L’impianto GEOCLEAN nasce dunque dalla necessità di recuperare e trattare la FOS, la quale subisce una decisa riduzione dimensionale grazie all’azione del disgregatore e viene successivamente separata in due frazioni: il CSS e il GEO-Compost. All’interno di questa tesi si trovano informazioni sull’impianto e sul suo funzionamento, sul materiale in ingresso e in uscita, ma soprattutto l’attenzione è focalizzata sulla prima parte di sperimentazione dell’impianto pilota GEOCLEAN.
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