Riassunto analitico
Alcuni bambini, durante le fasi di acquisizione del linguaggio, possono trovarsi, per ragioni fisiche, cognitive o ambientali, in una situazione di difficoltà che compromette il percorso tipico di sviluppo linguistico. Dal momento che la competenza linguistica è fondamentale per l’essere umano, l’emergere di un deficit relativo ad essa può avere conseguenze sugli apprendimenti scolastici e sul piano emotivo, sociale e relazionale, anche in età adulta. Per questo identificare precocemente un Disturbo Primario del Linguaggio (DPL) permette di sviluppare tempestivamente percorsi di potenziamento e riabilitazione costruiti sulle difficoltà del singolo bambino, che svolti durante l’età dello sviluppo risultano particolarmente efficaci. Appare quindi necessario riuscire a identificare con criteri affidabili e condivisi i bambini con difficoltà di linguaggio, promuovendo l’utilizzo di strumenti di screening standardizzati anche nei contesti scolastici, che siano a disposizione di insegnanti e altre figure educative, e la continua ricerca per la costruzione di nuove prove attendibili e semplici da somministrare. L'obiettivo principale della ricerca, oggetto della presente tesi è quello di validare e standardizzare una nuova prova di screening su piattaforma digitale, chiamata “L’Acchiappasuoni”, che potrebbe essere uno strumento utile per l'identificazione precoce di difficoltà di linguaggio, nello specifico la discriminazione fonemica. Insieme alla validità concorrente, cioè l’esistenza di una correlazione con la prova standardizzata che valuta la stessa abilità, tra gli obiettivi, c’è anche la verifica della validità predittiva, per capire se l’applicazione può aiutare a riconoscere i primi segnali di difficoltà di linguaggio. I primi due capitoli, precedenti alla descrizione della ricerca, illustrano un inquadramento teorico rispetto allo sviluppo linguistico dei bambini e alla possibile comparsa di un Disturbo Primario del Linguaggio e, attraverso la descrizione di alcune prove di screening standardizzate presenti in Italia, viene approfondita l’importanza che occupa l’identificazione precoce nel riconoscimento dei segnali che possono indicare un ritardo o disturbo di linguaggio, permettendo di creare tempestivi percorsi a supporto dei bambini che presentano queste difficoltà. Nel terzo capitolo viene presentato lo studio pilota, per il quale sono state somministrate, ad un campione di 31 soggetti individuati in due classi di una scuola primaria dell’Emilia-Romagna, la prova di screening "L'Acchiappasuoni", che osserva l’abilità metafonologica di discriminazione fonemica, insieme ad altri quattro test standardizzati che valutano altre competenze linguistiche, come la comprensione e la produzione, per verificare l'eventuale validità della prima, permettendone quindi la standardizzazione e la conseguente distribuzione sul mercato. I dati preliminari emersi dalla presente ricerca costituiscono pertanto una prima riflessione in merito alla possibile validità di questa nuova applicazione che, se dovesse essere confermata dai risultati della ricerca sul campione totale, costituirebbe uno strumento importante a sostegno di insegnanti e educatori per osservare in modo semplice e rapido le competenze dei propri alunni e intervenire precocemente qualora dalla prova dovessero emergere situazioni di difficoltà.
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