Riassunto analitico
Il presente elaborato si propone l’obiettivo di introdurre la delicata e complessa tematica del trattamento dei dati personali e della tutela della privacy con specifico riferimento alla figura dei minori, con uno sguardo anche agli effetti causati dalla rete. Vengono affrontate le principali problematiche legate ad un uso poco consapevole di Internet e degli strumenti tecnologici da parte sia dei più giovani sia anche dei genitori che con il loro comportamento sui social networks e piattaforme divulgano e diffondono dati e immagini che li riguardano. Pericoli e insidie che si celano dietro agli schermi e che necessitano di tutela e protezione in questo mondo in cui virtuale e reale sono in continua interazione. Si ripercorrono gli interventi più importanti da parte del legislatore a livello internazionale, sovranazionale e nazionale al fine di ricostruire il quadro giuridico di riferimento fino all’adozione del Regolamento UE n. 679/2016 (GDPR) e del Codice Privacy e di come vi si inserisca all’interno la protezione della figura del minore. Nell’analisi della normativa, viene preso in esame in particolare l’art. 8 del GDPR che disciplina il cosiddetto “consenso digitale” al trattamento dei dati personali del minore di età nei servizi della società dell’informazione prevedendo come regola generale la soglia minima in 16 anni, e viene messo in evidenza come la costituzione di meccanismi di verifica dell’età e sistemi di controllo genitoriale, si rivelino inefficaci e non sufficienti dinnanzi ai molteplici raggiri che i giovani riescono comunque ad attuare. Viene affrontato il tema della tutela del diritto all’immagine, che potendo essere considerato dato personale, si intreccia con la disciplina della privacy. Si vedranno le regole da seguire nei casi di divulgazione e diffusione di foto e video ritraenti minori e le conseguenze del recente fenomeno dello “sharenting”, ovvero la condivisione spropositata in rete di immagini di minori da parte dei genitori. Il trattamento dei dati personali viene per ultimo collegato alla minaccia sempre più estesa del cyberbullismo, che l’Italia ha cercato di contrastare con l’adozione della L. 71/2017 che, tra le prime in Europa, predispone degli strumenti di contrasto a tale fenomeno. Per concludere, viene evidenziato come appaia prioritaria l’esigenza di rendere sicuro l’accesso alla rete e l’uso degli strumenti digitali tutelando il diritto alla protezione dei dati personali e come ciò costituisca una delle sfide principali sia per il nostro Paese sia a livello eurounitario: accanto al diritto deve essere presente un forte sistema di educazione digitale come linguaggio e come cultura, che coinvolga non solamente i minori, ma tutti i cittadini.
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