Riassunto analitico
Contesto: Gli ultimi vent’anni hanno testimoniato rilevanti progressi nella cura dei pazienti affetti da tumore pressoché in tutti gli ambiti di trattamento. Dopo una diagnosi di tumore vi sono pazienti che convivono con la malattia oncologica alternando periodi di remissione a recidive e altri casi in cui la malattia progredisce lentamente, spesso con una qualità di vita accettabile, in analogia con alcune patologie croniche. In queste fasi, il paziente può avere bisogni assistenziali legati ad esempio agli effetti collaterali della terapia antitumorale, ad un basso performance status o quadri di malnutrizione e/o astenia, oltre a necessità di riabilitazione o adattamento alle conseguenze della malattia, per il recupero delle autonomie. Con l’aumentare dell’età aumenta quindi il numero di pazienti anziani che si ammalano di tumore, esponendoli ad una fragilità progressiva, determinata da diversi fattori inclusi quelli sociali. Questo pone di fronte all’esigenza di studiare modelli organizzativi che possano garantire una presa in carico del paziente appropriata a seconda della fase che sta attraversando e della fragilità mostrata. Proponendosi come un setting dedicato a pazienti cronici e fragili, che hanno bisogni di salute tali per cui sia l’assistenza ospedaliera che l’assistenza domiciliare risultano inappropriate, l’Ospedale di Comunità (OsCo) potrebbe garantire la migliore assistenza per il paziente oncologico anche sul territorio. Obiettivi: L’obiettivo di questo lavoro di tesi, quindi, è quello di raccogliere e confrontare le informazioni relative alle modalità organizzative, all’attività clinica e assistenziale e alla documentazione sanitaria degli OsCo in AVEN, indagando anche la presenza di percorsi dedicati ai pazienti oncologici, al fine di valutare se i modelli organizzativi e assistenziali in uso sono adeguati anche ai bisogni delle persone con percorso oncologico attivo. Materiali e metodi: Per raccogliere i dati di interesse sono state utilizzate due diverse modalità: - selezione di dati provenienti dal flusso informativo degli Ospedali di Comunità della Regione Emilia-Romagna - raccolta dati attraverso un questionario costruito ad hoc e somministrato ai Coordinatori degli OsCo dell’Area Vasta Emilia Nord nel periodo ottobre 2023 - gennaio 2024, attraverso contatto telefonico e per email. Il questionario è stato costruito sulla base della normativa specifica e sugli elementi di tipo organizzativo-assistenziale. Risultati: Le informazioni raccolte mostrano una realtà ancora disomogenea su molti aspetti, dalle modalità organizzative al tipo di documentazione sanitaria utilizzata. Viene rilevata la presenza di pazienti oncologici ricoverati in OsCo per necessità sovrapponibili a quelle degli altri pazienti affetti da malattia cronica e in generale ai bisogni di salute appropriati per lo specifico setting di cura, ad esempio persone in riabilitazione funzionale in seguito a impianti di device (come può essere il confezionamento di una stomia) oppure pazienti che necessitano educazione alla gestione di presidi/farmaci/ausili (ad esempio nutrizione enterale o parentale, medicazioni complesse). Conclusioni: Nonostante siano già presenti pazienti oncologici ricoverati, la raccolta dati effettuata rileva che non esiste un modello organizzativo per la gestione di questa tipologia di utenza presso gli Ospedali di Comunità attivi in AVEN, ma il crescente numero di persone che convivono con il tumore sottolinea la necessità di rendere operativa l’integrazione e la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, favorendo la presa in carico del paziente oncologico in tutte le fasi della malattia, in maniera adeguata all’intensità del bisogno.
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