Riassunto analitico
La tesi si prefigge l’obbiettivo di analizzare come sia possibile integrare i criteri di sostenibilità nelle decisioni di investimento degli operatori. In particolare, saranno indagati i diversi approcci con cui è possibile tenere in considerazione i fattori ESG nelle scelte di asset allocation, nonché le tipologie di strumenti e prodotti che è possibile utilizzare per raggiungere i propri obbiettivi di sostenibilità. In primo luogo, verrà fornita una panoramica generale del paradigma ESG in finanza, descrivendo come la finanza sostenibile stia impattando i mercati finanziari. Successivamente, si proseguirà tracciando il percorso cronologico delle principali iniziative politiche e regolamentari in ambito ESG, dagli Accordi di Parigi alla Tassonomia Europea. La decisione di ripercorrere tali steps è volta a rimarcare l’urgenza del regolatore di costruire una resilienza ai rischi climatici e sociali, nonchè a sottolineare il ruolo di leva per lo sviluppo ambientale e sociale che viene attribuito dallo stesso alla finanza sostenibile. Proseguendo nella trattazione, verranno descritti nel dettaglio i tre pilastri ESG, ossia le variabili ambientali, sociali e di governance, soffermandosi in particolar modo sugli indicatori e sulle metriche che possono essere indagate per effettuare delle decisioni informate e consapevoli in materia di investimenti finanziari. Dopo aver introdotto brevemente il concetto di rating ESG, l’elaborato intende esplorare il rapporto che sussiste tra i fattori ESG e le principali metriche aziendali, tra cui costo del capitale, beta, tasso di crescita e rischio di credito. Particolare enfasi verrà data al nesso tra variabili ESG e performance finanziarie, che costituisce di certo il tema di maggior interesse nella gestione di portafoglio. Il cuore dell’elaborato sarà invece incentrato sulle strategie di integrazione dei fattori ESG nelle scelte di investimento, passando in rassegna gli approcci con i quali è possibile selezionare i titoli che presentano migliori caratteristiche di sostenibilità. Tali tecniche verranno presentate secondo un ordine crescente di complessità, partendo da un semplice screening negativo volto ad escludere settori controversi (quali armamenti, tabacco, giochi d’azzardo ecc.), a strategie di impact investing, dove la sostenibilità siede al centro dalla value proposition. In questa sezione si descriveranno anche gli strumenti che sono a disposizione dell’asset manager per costruire un portafoglio sostenibile, dai fondi Art. 8 e Art. 9, ai Green, Social e Sustainability Bonds. Per concludere la trattazione, infine, sarà analizzato l’impatto delle normative ESG sull’attività degli intermediari e dei consulenti finanziari, delineando le implicazioni della normativa MIFID II in termini di adeguatezza e appropriatezza dei prodotti di investimento, nonché l’integrazione delle variabili di sostenibilità nelle fasi di Product Governance e Product Oversight.
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