Riassunto analitico
Questa tesi, incentrata sulla figura di Hannah Cowley e sullo studio delle sue opere, si apre con una panoramica del teatro inglese nel XVIII secolo. Dalla fine del regime puritano, in ambito teatrale si susseguirono numerosi cambiamenti: la nascita delle prime compagnie, i primi provvedimenti legislativi, i nuovi generi, le innovazioni scenografiche, la nascita delle prime star e l’evoluzione del pubblico. Nel secondo capitolo si è voluto presentare la condizione della donna nella società settecentesca in generale e nell’ambito teatrale in particolare. Sebbene possa sembrare banale ribadire che la donna a quel tempo era considerata inferiore all’uomo, non è però ovvia la presenza di alcune donne (attrici e drammaturghe) che, grazie al teatro, seppero dar voce all’intero genere femminile, valorizzando così la figura della donna e contribuendo a cambiare la percezione che si aveva di essa. Il terzo capitolo è il fulcro della tesi e qui viene presentata una donna coraggiosa, determinata e indipendente: la drammaturga Hannah Cowley. Sebbene originaria della piccola cittadina di Tiverton, nel Devon rurale, riuscì a inserirsi nella scena londinese e a diventare famosa grazie alla sua originale intraprendenza e alle sue opere dall’umorismo tagliente, nelle quali le figure femminili sono in primo piano. La drammaturga apportò novità importanti al mondo del teatro, novità che scaturivano dal suo desiderio di fare una drammaturgia di ribellione e di protesta, ma senza utilizzare toni accesi e impolite. Sempre rispettosa del decoro, Cowley creò opere atte a ritrarre una realtà spesso ingiusta per l’universo femminile, stimolando il pubblico a riflettere sulle convenzioni sociali in vigore. Nelle sue opere, inoltre ritrasse un nuovo prototipo di donna, non più passiva, ma dinamica, desiderosa di cambiamenti, dotata di ingegno e intelligenza che venivano condannate dal contesto socio-culturale dominato dal patriarcato. Infine, nel quarto e ultimo capitolo sono stati tradotti per la prima volta due estratti del suo capolavoro, la commedia The Belle’s Stratagem (1780). Tali estratti sono stati scelti soprattutto per la loro difficoltà traduttiva intrinseca. In essi infatti vengono usati diversi tipi di linguaggio e diversi stili, rivelando come anche un testo in apparenza semplice possa presentare criticità notevoli al momento di essere trasferito da un sistema linguistico a un altro. Lo scopo di questo studio è di contribuire alla riscoperta e rivalutazione di una grande autrice che, per molto tempo, è stata categorizzata come “minore”. Una condanna ingiusta, questa, per un’autrice e una donna come Cowley, che seppe conciliare vita privata e professione e che seppe offrire al pubblico una visione proto-femminista in modi gradevoli, efficaci e convincenti, grazie alla comicità intelligente della sua produzione.
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Abstract
This thesis focuses on the figure of Hannah Cowley and her production. It opens with an overview of English theatre in the eighteenth century. As a matter of fact, since the end of Puritan hegemony many changes had occurred: the first theatre companies, the first legislative measures, the new genres, the theatrical innovations, the first stars and the evolution of the audience.
In the second chapter I describe the woman’s condition in the society of the time and in particularly in the world of theatre. Of course, at the time women were considered less important than men, however some of them, thanks to theatre, had the chance to give voice to the whole feminine gender, raising the importance of women and thus changing the perception men had of them.
In the third chapter, I focuse on the main part of the thesis and introduce the female playwright Hannah Cowley, a brave and independent woman. Although she came from the small town of Tiverton in Devon, she was able to get into the London scene and become famous thanks to her oustanding spirit of initiative and thanks to her works with their cutting humour, in which the female characters are in the foreground. Always avoiding rude or impolite attitudes in her works, she was moved by a desire to protest and rebel against the society of her time, and this motivated her to bring important innovations to the theatre.
With her decorous and respectful tone, she created fictional characters that were useful and necessary in order to represent an unfair reality for women, while encouraging the audience to reflect on existing social conventions. In addition, she showed a new prototype of woman, no more passive, but rather dynamic, who fights for change, and endowed with wit and intelligence, which were condemned by the patriarchy.
Finally, in the last chapter, I translate for the first time two extracts from her masterpiece, The Belle’s Stratagem (1780). In these extracts, different language typologies and styles are used, revealing how a text that is apparently easy can raise difficulties at the time of translating.
The aim of these chapters is to rediscover and re-evaluate the greatness of this author, who has been categorized as “minor” for a long time. This is a wrong condemnation, since Hannah Cowley was a playwright capable of reconciling her private life with her job. In addition, she was able to offer an efficient proto-feminist vision thanks to the intelligent comic tones characterizing her production.
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