Riassunto analitico
Questa tesi prende in esame il problema dello short-termism, ovvero la tendenza del management dell’impresa nel prendere decisioni al fine di massimizzare gli utili di breve periodo a discapito della performance aziendale di lungo termine. Molta preoccupazione è stata espressa con riferimento alla visione a breve termine in numerosi articoli di ricerca pubblicati già a partire dallo scorso secolo. Mercati azionari inefficienti, che premiano nell’immediato scelte di gestione che erodono la capacità di creare valore, portano di conseguenza le imprese a cedere alle pressioni subite per raggiungere gli obiettivi trimestrali di utile per azione. Non è però solo una questione di cause esogene, ma è necessario osservare il fenomeno anche da un punto di vista endogeno rispetto all’impresa, perché il focus sulle performance di breve periodo è incentivato anche dal sistema di retribuzione che si limita a premiare il top management sulla base di risultati raggiunti nel breve, come pure da una ridotta tenure del CEO al vertice dell’azienda. Le imprese quindi rinunciano a dedicare le risorse per R&D e tagliano le spese in conto capitale, per distribuire direttamente i flussi agli azionisti tramite dividendi e riacquisto di azioni proprie. Quando si osservano le performance con un orizzonte temporale sufficientemente lungo, si dovrebbe pertanto notare una differenza a favore delle imprese che dedicano maggiori risorse alla creazione di valore e non si focalizzano eccessivamente sui risultati trimestrali.
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