Riassunto analitico
I protocolli comunemente impiegati nella stimolazione ovarica controllata (COS) consistono nella somministrazione di gonadotropine esogene oltre i livelli fisiologici, per ottenere ovociti fecondabili mediante la fertilizzazione in vitro (IVF). La qualità degli embrioni generati con IVF rimane il fattore limitante che influenza la percentuale di successo della gravidanza. Diversi studi hanno evidenziato come anche la recettività endometriale durante la finestra di impianto sia un importante parametro da considerare. Si è visto come l’espressione di diversi geni; tra cui fattori di trascrizione (HOXA10, LIF) e molecole di adesione (glycodelin A1, integrin 3 e mucin 1) giochino un ruolo proprio sulla ricettività. L’obiettivo del nostro studio è stato quindi quello di valutare gli effetti delle gonadotropine (FSH ed LH); tipicamente impiegate per la COS, sull’espressione di geni ritenuti marker della qualità endometriale in colture primarie di endometrio secretivo ovvero durante la finestra di impianto. Nei nostri esperimenti la capacità delle gonadotropine di mediare effetti sulla fisiologia endometriale a seguito del legame col proprio specifico recettore presente sulla superficie delle cellule endometriali è stato valutato mediante saggio ELISA per la misurazione del secondo messagero cAMP intracellulare prodotto. Gli effetti delle gonadotropine sull’espressione dei geni ritenuti marker della qualità endometriale al momento dell’impianto (HOXa10, integrin β3, LIF, mucin-1, glycodelin A) è stata valutata a diversi tempi di incubazione con la gonadotropina singola o una combinazione delle due, con la metodica della RT-qPCR normalizzando i dati nei confronti di un gene (β-actina) costitutivamente espresso. La produzione delle molecole marker dell’impianto analizzata con RT-PCR a livello di trascritti è stata ulteriormente confermata usando anticorpi primari diretti contro queste molecole in saggi immunoistochimici e con la metodica dell’immunoblot. I dati presenti in questo studio confermano che entrambe le gonadotropine testate influenzano la recettività dell’endometrio durante la finestra di impianto dell’embrione partecipando alla regolazione dell’espressione dei marker di impianto. In particolare, mentre FSH riduce l’espressione dei geni marker e quindi della recettività endometriale, LH ha un effetto contrario, ossia è in grado di aumentare l’espressione di questi geni se somministrato da solo o di controbilanciare gli effetti negativi quando dato in combinazione con FSH. In generale questa tesi offre nuove informazioni sfruttabili per migliorare i protocolli di IVF e di impianto dell’embrione.
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