Riassunto analitico
La globalizzazione e internet hanno dato inizio a una nuova era caratterizzata da un intensificarsi di relazioni sia inter sia intra culturali. L’inglese è divenuto il codice comune di questa “vicinanza elettronica” consentendo a individui e aziende di comunicare efficacemente con chiunque, ovunque, e a qualsiasi ora.
Da sempre, i madrelingua sono stati visti come gli unici titolati a gestire le regole sia linguistiche sia comportamentali. Ciononostante, negli ultimi anni, la contrapposizione madrelingua/non-madrelingua è stata messa in discussione dal fatto che la lingua inglese non è più solamente usata in incontri che coinvolgono madrelingua, ma viene ampiamente usata come lingua franca tra individui parlanti lingue madri diverse per transazioni commerciali, questioni politiche, viaggi, studio etc… questo fenomeno spiega perché il numero di non-madrelingua superi ampiamente quello dei madrelingua appartenenti ai paesi del “cerchio interno” di Kachru (quei paesi devo l’inglese è considerato lingua ufficiale).
In costate evoluzione, modellato dai madrelingua e non, l’inglese si è sviluppato in due direzioni diverse: sia a livello locale sia a livello globale. Quest’ultimo fenomeno definito anche ‘inglese come lingua franca’ coinvolge ‘utenti’ (non semplici ‘allievi’) capaci di negoziare significato e promuovere una comunicazione di successo attraverso strategie di adattamento e di cooperazione. L’Europa è un perfetto esempio di contesto dove l’elf viene usato giornalmente in aree fondamentali come il commercio, la politica e anche in ambienti accademici.
Sempre più studenti vengono incoraggiati a passare una parte della loro carriera accademica all’estero, sia per programmi di scambio culturale che per tirocini. Le università europee, dal loro canto, sentono l’importanza di aprire le loro porte a questo nuovo pubblico di studenti desiderosi di incorporare un’esperienza all’estero nella loro formazione, e devono affrontare la sfida di internazionalizzare non solo la loro offerta formativa, ma anche i loro siti web, che giocano un ruolo chiave nella visibilità dell’università a livello internazionale.
Questa tesi prevede la revisione della traduzione inglese delle presentazioni dei corsi di laurea triennale e specialistica presenti sul sito Unimore, unite alla pagina d’iscrizione e al Regolamento Generale di Ateneo. L’obbiettivo di questo progetto è quello di fornire una serie di linee guida basate sulle riflessioni scaturite durante il processo di traduzione insieme a una comparazione a livello più generale della struttura e contenuto della versione inglese dei siti delle cinque università europee più internazionali selezionate sulla base della classifica elaborata dal Times. Le linee guida hanno come obiettivo quello di migliorare l’efficacia comunicativa e l’attrattiva della versione inglese del sito Unimore nei confronti di potenziali studenti stranieri (europei e non solo) riguardo alla selezione e organizzazione dell’informazione verso l’esterno.
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Abstract
Globalization and the Internet have opened a new era characterized by an intensification of intercultural and intracultural relationships. English has become the common code for this “electronic propinquity” enabling individuals and companies to communicate efficiently with anyone, located anywhere at anytime.
Traditionally native speakers have been seen as the only norm providers in regards of language and habits. However, nowadays this native speaker/non-native speaker dichotomy is being questioned by the fact that English is no longer mainly reserved for encounters involving native speakers, but it is used widely among speakers with a different L1 as lingua franca to conduct trade, discuss politics, travel, study, etc. As a matter of fact, nowadays, the number of non-native users largely outnumbers the speakers belonging to Kachru’s ‘inner circle’ countries (those countries where English is considered the official language).
Constantly evolving and being shaped by its native and non-native speakers, English has developed in two different directions: either locally or at a global level. The latter phenomenon is what we call ‘English as a Lingua Franca’ (ELF), which is employed by “users” (rather than simple ‘learners’) able to negotiate meaning and promote successful communication through language adaptation and cooperative strategies. Europe is the perfect example of context where ELF is used on a daily basis in fundamental areas such as commerce and politics, but also in academia.
More and more students are encouraged to spend a part of their academic career abroad either applying for an exchange program, or through an internship. European universities, from their side, feel the importance of opening their doors to this new international public of students willing to incorporate an international experience into their education, and are thus faced with the challenge of internationalizing not only their career offer, but also their website which plays a key role in the visibility of the university at international level.
The thesis involves working on the English translation of Unimore Bachelor and Master Degree course presentations as well as the enrolment page and the University Rules and Regulations. The purpose of this project is to provide a set of guidelines based on the reflections spurred while translating, alongside with a more general comparison of website structure and content between the Unimore English website version and that of the five most international European universities selected on the basis of the World Higher Education Ranking. These guidelines aim to improve communicative effectiveness and appeal in regards to selection and organization of information to maximize attractiveness of the international version of the website of the University of Modena and Reggio Emilia towards potential European and overseas students.
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