Riassunto analitico
“Lasciate dormire la Cina, perché al suo risveglio il mondo tremerà”. Questa fu la profezia che Napoleone Bonaparte formulò nel 1816 dopo aver letto la relazione di viaggio del primo ambasciatore inglese in Cina, Lord Macartney. Tale vaticinio sembra aver trovato conferma, si pensi infatti che negli ultimi trenta anni il PIL cinese ha registrato una crescita costante di circa il 10% annuo; questo ha permesso alla Cina di divenire oggi la seconda potenza mondiale dopo gli Stati Uniti, occupando un ruolo dominante nei nuovi equilibri economici. L’apertura del vastissimo mercato cinese e la sua crescente capacità di attrarre investimenti esteri si sono tradotti nel desiderio di una maggiore conoscenza del “Dragone rosso” al fine di superare il sentimento di timore verso l’Oriente e coglierne le opportunità. Spesso la prassi comune ha fatto in modo che ci si concentrasse sulle caratteristiche del mercato cinese, sottovalutando gli strumenti giuridici per accedervi. È importante sottolineare, però, che la mancata conoscenza dell’ordinamento giuridico cinese può determinare l’insuccesso di qualsivoglia strategia di ingresso. Infatti, seppur allo sviluppo economico sia corrisposto un profondo mutamento dell’intero assetto giuridico al fine di allineare il sistema legale cinese agli standard occidentali, si riscontrano pericolose distorsioni, lacune e ambiguità che rappresentano dei veri e propri ostacoli agli investimenti. In particolare, la disciplina societaria odierna è priva di un codice unitario e si presenta come un intreccio di norme in continua evoluzione e non sempre esplicitamente correlate fra loro. Un tessuto legislativo che disorienta l’investitore estero e che sollecita un’attività di coordinamento. Il presente lavoro si pone l’obiettivo di studiare la Chinese Company Law, le leggi speciali e le loro evoluzioni, traducendole in un ordinato vademecum dei profili societari di diritto cinese e delle forme di investimento estero. Tra di esse, in particolare si delineano la Joint Venture e la Wholly Foreign-Owned Enterprise, nonché le Limited Liability Company e la Joint Stock Liability Company (corrispondenti alle italiane S.r.l. ed S.p.A.). Quest’ultime sono compagini societarie di diritto interno e da esse derivano le strutture fondanti per le forme di investimento estero. La ricerca non ha la presunzione di essere esaustiva ma, attraverso un’attenta analisi normativa e un notevole sforzo per riorganizzare le leggi, traccia le principali caratteristiche delle singole strutture societarie, evidenziandone e confrontandone con enfasi gli aspetti operativi. L’analisi, inoltre, è supportata dalle esperienze raccolte dall’autore in studi di consulenza sino-occidentali durante un periodo di ricerca tesi a Shanghai. La seconda parte dell’indagine si addentra nel modello di Corporate Governance adottato in Cina, descrivendo il modello cinese e fornendo al lettore un confronto tra le differenti linee di gestione applicabili ai profili societari. Il maggior contributo che si intende offrire è l’analisi delle maggiori problematiche che possono condizionare l’investitore; queste sono riconducibili non solo a una disciplina piuttosto recente, ma altresì a fattori politico-culturali determinanti nelle scelte strategiche e che non possono dunque essere ignorati. L’osservazione di tali fattori (es. il Guanxi) è volta ad una comprensione più efficace dei meccanismi di controllo societario. La Corporate Governance diventa, quindi, ulteriore componente da ponderare per una scelta più consapevole della forma di investimento. Non potendo trascurare le specificità culturali del Paese, l’intero testo si arricchisce, inoltre, con la disamina di ambiguità terminologiche e con approfondimenti su aspetti peculiari della tradizione cinese: elementi che non rappresentano un’infeconda sfumatura, bensì costitutivi di un ambiente complesso.
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Abstract
“Let China sleep; when she wakes she will shake the world.” sentenced Napoleon Bonaparte after having read the report of Lord Macartney the first British ambassador in China.
Nowadays this prediction seems to have come true. The last thirty years, the Chinese GDP has grown steadily by 10% per annum, which allowed China to become the second greatest power in the world after the USA, playing a leading role in the new economic balances. The ever-growing openness of Chinese business enabled its markets to attract foreign stakeholders translating the East country fears into desire to get to know the "Red Dragon" seizing its opportunities.
It is a common and widespread practice to analyze Chinese market features, underestimating legal instruments to access it. Anyway it is important to emphasize that without the Chinese legal knowledge any entrance strategy could be a failure.
Although the economic development in China has led to a gradual but profound shift in political and security relations with the major Western powers, there are still dangerous distortions, gaps and ambiguities which are real barriers to investments.
In particular, today the corporate regulations have not an homogeneous code; it depends on the ongoing development of rules and norms which are not always explicitly correlate among them. It follows that a foreign investor could be confused by this legislative fabric. For this reason coordination activities are fundamental.
The present work aims at studying the Chinese Company Law, the special laws and their evolutions, translating them into an orderly handbook of company profiles of Chinese law and forms of foreign investments. Among them the focus will be on Joint Venture and Wholly Foreign-Owned Enterprise, and on Limited Liability Company and Joint Stock Liability Company (corresponding to Italian S.r.l. and S.p.A.). The latter are teams of corporate law representing the facilities for the fundamental forms of foreign investments.
This research has not the presumption to be exhaustive, but through a careful legislation analysis and a great attempt to reorganize the laws, it identifies the main characteristics of the individual companies, highlighting and comparing them with particular emphasis on operational issues. The analysis is also supported by the experience gathered through Sino-Western consulting firms during a period of thesis research in Shanghai.
The second part of the survey investigate the corporate governance model adopted in China, describing the Chinese model and providing the reader with a comparison of the different lines of management applicable to company profiles. The greatest contribution offered is the analysis of the major issues that may affect the investor; these correspond not only to a relatively recent discipline, but also to political and cultural factors which are decisive in the strategic choices and for this they cannot be ignored. The observation of a strong concentration of ownership in China, the strong presence of the State, as well as the influence of personal relationships (Guanxi), aims to a better understanding of the corporate control mechanisms. Therefore, Corporate Governance becomes an additional component to reflect on, and at the same time incorporates an aware choice of the form of investment.
Because of the impossibility to overlook all the cultural specificities of the country, the entire text is enhanced with the study of ambiguities in terminology and insights on specific aspects of traditional Chinese culture that do not represent negligible elements, but constitutive factors of a complex environment.
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