Riassunto analitico
Il presente elaborato di tesi nasce dall’obiettivo di indagare, promuovere e valorizzare il rapporto bambino-animale alla scuola dell’infanzia. Fin dai primi anni di vita, infatti, l’essere umano è naturalmente attratto dagli altri esseri viventi e, in particolare, dagli animali. Sostenere e guidare adeguatamente tale relazione, attraverso la didattica e la formazione, permette agli insegnanti di aiutare gli alunni ad acquisire conoscenze e a sviluppare abilità in ambito scientifico e biologico, nonché competenze, come il rispetto per l’ambiente e per la biodiversità, la sostenibilità, l’empatia, l’ascolto attivo e la regolazione delle emozioni, fondamentali all’esercizio di una futura cittadinanza attiva, responsabile e interconnessa. Il primo capitolo della tesi offre un quadro generale della didattica della biologia a scuola, i suoi riferimenti teorici, il richiamo ad una visione sistemica e complessa del mondo e alle potenzialità di un apprendimento attivo all’aria aperta. A tale proposito, vengono analizzati il panorama normativo italiano e le principali metodologie didattiche a disposizione degli insegnanti. Il secondo capitolo presenta invece la zooantropologia e i suoi fondamenti, principalmente in relazione alla visione e agli studi dell’etologo Roberto Marchesini. Viene quindi analizzato il decorso storico di tale disciplina, i suoi valori, la sua declinazione didattica e i numerosi benefici educativi che porta con sé. Per quanto riguarda il terzo capitolo, vengono presentate le principali agenzie educative extrascolastiche che offrono ai bambini e alle bambine la possibilità di osservare ed interagire con gli animali. Tra di esse, un affondo specifico viene riservato alle fattorie didattiche, sempre più diffuse e frequentate dalle scuole e dalle famiglie italiane, alle loro strutture e al loro approccio educativo. A conclusione del capitolo vengono inoltre analizzati gli Interventi Assistiti con gli Animali, i loro benefici e le attività didattiche quotidiane all’aria aperta, occasioni di incontro spontaneo con gli eterospecifici. Il quarto ed ultimo capitolo è costituito da una ricerca territoriale, realizzata attraverso la somministrazione di due questionari, relativa alle fattorie didattiche delle province di Modena e Reggio Emilia. L’indagine è finalizzata alla conoscenza dell’offerta formativa del territorio e alla collaborazione con le strutture che propongono percorsi didattici con animali rivolti alle scuole. Grazie a tale indagine è stato possibile elaborare la proposta di un ipotetico progetto di continuità tra la fattoria didattica e la scuola dell’infanzia, basato sui principi della zooantropologia. L’intento è quello di fornire agli insegnanti spunti e linee guida per rendere efficace e valorizzare, all’interno di una progettualità scolastica più ampia ed integrata, l’esperienza degli alunni in fattoria didattica, i benefici socio-emotivi e le competenze biologiche e ambientali che permette di sviluppare; essa, infatti, rappresenta per eccellenza il luogo d’incontro tra un apprendimento attivo ed esperienziale ed uno di tipo zooantropologico, orientato quindi verso l’instaurarsi di una relazione tra bambini, bambine e animali, nonché di una visione ecologica e sistemica del mondo.
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