Riassunto analitico
Le piastrelle ceramiche sono tra i materiali più utilizzati nell’edilizia, e sono impiegate in vari settori quali ospedali, scuole, uffici e ambienti residenziali, sia all’interno che all’esterno. In tutti questi ambienti la presenza e la proliferazione di microrganismi, batteri ed inquinanti sulla superficie delle piastrelle può causare danno alla salute dell’uomo. Nasce l’esigenza di trovare una o più soluzioni per rendere la superficie delle piastrelle antibatterica, in modo tale da garantire ambienti sempre più sicuri. Lo scopo di questa tesi è quello di studiare l’influenza di diverse variabili, chimiche, mineralogiche e microstrutturali sulle proprietà antibatteriche delle superfici ceramiche. L’interesse è quello di trovare una modalità per garantire un’antibattericità superficiale aggiungendo additivi pre-cottura, in modo tale da limitare i consumi e le emissioni che si avrebbero ricorrendo ad una seconda cottura in un secondo forno. In una prima fase si indagherà il fenomeno di antibattericità di alcuni smalti non trattati, a seguito di prove condotte su campioni di piastrelle non trattate con additivi. In seguito, sarà effettuata un’indagine sullo sviluppo di superfici antibatteriche utilizzando additivi pre-cottura, da applicare dopo la cristallina finale. L’indagine viene portata avanti mediante una serie di prove di laboratorio, sviluppate attraverso un Design Of Experiments, con lo scopo di definire le relazioni esistenti tra un set di variabili in ingresso e una o più variabili in uscita, che in questo caso specifico è rappresentata dall’antibattericità superficiale, testata secondo il metodo ISO 22196.
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