Riassunto analitico
Il mondo dell’industria nel XXI secolo spinge sempre più perché vengano compressi i tempi destinati alla progettazione e produzione di beni, per poter arrivare sul mercato con un prodotto nuovo prima dei competitors. L’origine del problema è, dunque, la riduzione del time-to-market: le prove accelerate di vibrazione nascono (anche) da questa esigenza. Scendendo più nello specifico, invece, i test accelerati si sono diffusi con l’obiettivo di qualificare a vibrazione un componente, sottoponendolo, in un lasso di tempo minore, allo stesso livello di danno che si manifesta durante il suo ciclo di vita. Partendo dagli standard militari, si è cercato di affrontare il problema, descrivendo le diverse fasi in cui si articola la procedura di sintesi di un test; inoltre, passando in rassegna i principali articoli scientifici inerenti al problema, sono stati riportati i possibili punti di debolezza dei metodi di predizione del danno. In particolare, il presente lavoro ha voluto evidenziare l’importanza della corretta determinazione dell’esponente che compare nella legge di Basquin, che può essere fonte di stime errate. Successivamente è riportata la fase progettuale che precede la fase sperimentale, durante la quale si definisce quella che sarà l’interfaccia tra il componente sotto indagine e l’attrezzatura di laboratorio. Nella parte finale sono presenti i risultati sperimentali, con un'analisi dei punti critici dei test.
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