Riassunto analitico
La narrazione è uno dei concetti più antichi e sacri di tutta la storia umana. Il modo più efficace per coinvolgere il pubblico è raccontare storie. L’ubiquità delle tecnologie digitali online sta cambiando il modo in cui le persone incontrano e consumano storie e, soprattutto, gli strumenti a disposizione dei comunicatori per raccontare storie. Pertanto, è fondamentale comprendere il ruolo dello storytelling e come utilizzarlo come strumento in un ambiente di comunicazione digitale e non. Nel primo capitolo viene affrontato il tema dell'importanza della narrazione e si parlerà di Vygotskij e dei mediatori simbolici, di Jerome Bruner e del pensiero narrativo. Si parlerà dell'importanza della narrazione che è un metodo di insegnamento che aiuta i giovani studenti a risolvere problemi e compiti dati in modo giocoso e crea una comprensione costruttiva e creativa della materia data. Presentati con una trama, i bambini percepiscono il processo di apprendimento più facilmente e senza sforzo. In questo modo, l'acquisizione di nuove conoscenze e competenze è velata in un gioco, rendendolo attraente per i bambini che non si rendono nemmeno conto di stare imparando . La tecnica della narrazione è nota per essere una delle strategie di insegnamento più efficaci. I principali vantaggi della tecnica della narrazione sono: elevata motivazione e partecipazione attiva, una spinta alla creatività, cooperazione tra bambini, approfondimento della comprensione di un argomento e aumento della capacità di attenzione. L'uso della tecnologia ha plasmato il modo in cui interagiamo con gli altri e il modo in cui raccontiamo storie e si affronterà il tema delle narrazioni multimediali e multimodali. Sempre nel primo capitolo si parlerà della Dual Coding Theory proposta da Paivio (1971) e la teoria delle rappresentazioni multimediali di Schnotz. Nel secondo capitolo ho trattato il tema della scuola e del digitale in particolare raccontando l'era dei "nativi digitali", il digitale nella normativa scolastica italiana facendo un affondo sul Piano Nazionale Scuola Digitale che è un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015). Nel secondo capitolo accennerò alle Indicazioni Nazionali, le competenze europee e nuovi scenari e il Piano Nazionale Scuola Digitale che rappresenta la risposta del Governo alle nuove esigenze didattiche ed educative determinate dalla rapida evoluzione tecnologica della società. Nel terzo capitolo analizzerò il Digital Storytelling come approccio narrativo multimediale, sul Media literacy e Media education, sul Digital literacy, sul Visual literacy. Infine affronterò il tema del Digital Storytelling nella didattica e spiegherò di come le storie digitali possono attrarre diversi stili di apprendimento, consentendo agli insegnanti di presentare informazioni astratte o concettuali in un modo più comprensibile. Nel terzo capitolo si chiarificheranno le tipologie di Storytelling (lineare, non lineare, collaborativo, adattivo) e i vantaggi che lo Storytelling ha sulla didattica. Ho citato l'esperinza Studio Azzurro. Nel quarto ed ultimo capitolo ho voluto raccontare un'esperienza svolta nella classe seconda primaria nella quale insegno. Ho voluto mettere in risalto come una narrazione digitale maggiormente coinvolgente per i bambini possa essere realizzata attraverso l'uso e la conoscenza dell'applicazione Scratch e delle sue estensioni in particolare Video Sensing e Makey Makey.
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