Riassunto analitico
I tardigradi sono micrometazoi idrofili che fanno parte del gruppo Ecdysozoa. La loro tassonomia si basa principalmente su caratteristiche morfologiche di alcune strutture di origine cuticolare: le unghie, l’apparato bucco-faringeo, e il guscio delle uova. Al momento il numero di nuove specie aumenta, anche grazie all’uso di tecniche molecolari recenti che, insieme all’approccio morfologico, consente una ricostruzione più efficace della filogenesi, facilita l’identificazione morfologica e l’analisi sulla distribuzione biogeografica. Milnesium (Doyère, 1840) è un genere appartenente ai Tardigrada. Le specie di questo genere sono predatrici che si nutrono di rotiferi, nematodi e altri tardigradi (es. Minibiotus vinciguerrae) grazie ad un apparato perforante succhiante. Le specie del genere Milnesium hanno capacità anidrobiotiche e criptobiotiche, sono comunemente rinvenibili, in piccole popolazioni, in muschi e licheni di tutto il globo. Si riscontrano all’interno del genere popolazioni di sole femmine che si riproducono per partenogenesi e popolazione in cui sono presenti i maschi per una riproduzione anfimittica. Lo scopo di questa tesi consiste in un’analisi faunistica di campioni antartici per ottenere dati riguardanti la biodiversità dei tardigradi, con particolare focus sul genere Milnesium. Lo studio indagherà le popolazioni anche a livello molecolare (data la presenza di specie criptiche all’interno del genere) per la discriminazione di nuove specie (geni ITS2 e cox1) e ripercorrere la filogenesi delle diverse specie individuate (geni 18S e 28S). Nei 17 campioni analizzati sono state individuati 6 diversi morfotipi di tardigradi. L’analisi molecolare su otto popolazioni di Milnesium ha permesso, grazie ai marker molecolari cox1 e ITS2, di identificare la presenza di due diverse specie che dal punto di vista morfologico risultano indistinguibili ad eccezione della presenza in una delle due specie di esemplari che presentano la modificazione del primo paio di unghie tipica degli esemplari di sesso maschile. Sono stati amplificati inoltre i geni 18S e 28S di alcuni esemplari appartenenti alle due diverse specie individuate allo scopo di ottenere informazioni sulle relazioni filogenetiche di queste due specie con le altre specie non antartiche del genere Milnesium.
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