Riassunto analitico
La legge regionale 24/2017, entrata in vigore in data 01/01/2017, ha rinnovato in modo radicale le regole di pianificazione urbana vigenti in Emilia-Romagna. Tra gli obbiettivi più famosi introdotti dalla legge si ricorda, in conformità con il Programma di azione ambientale della Unione Europea, l’abbattimento del consumo di suolo che per ogni Comune dovrà essere sotto il 3% del territorio urbanizzato, dando la precedenza a progetti in grado di sostenere lo sviluppo e l’attrattività del territorio come i nuovi insediamenti produttivi. Un altro elemento introdotto dalla legge sono invece i forti incentivi per la rigenerazione urbana, l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico, tramite i contributi a fondo perduto che la regione ha destinato al rinnovo della città. Tuttavia, il contributo forse più significativo è la semplificazione amministrativa che la legge 24/2017 introduce rispetto la precedente legge 20/2000. Più nello specifico la nuova normativa impone un unico piano per ogni livello territoriale per superare il sistema della “pianificazione a cascata” attribuendo più precise competenze a ogni ente, prevedendo inoltre un unico piano generale per ogni livello territoriale (comune, provincia e regione). Per la Regione è prevista la redazione del Ptr, Piano territoriale regionale, che ricomprenderà anche il piano paesaggistico e quello dei trasporti, mentre Città metropolitana di Bologna e amministrazioni provinciali si doteranno di un Piano territoriale metropolitano (Ptm) o d’area vasta (Ptav). Anche per i Comuni è previsto un unico Piano urbanistico generale (Pug) per stabilire programmazione e pianificazione del loro territorio, che sostituisce il regolamento Piano strutturale comunale (Psc) e il Regolamento urbanistico edilizio (Rue). La seguente tesi si pone come obbiettivo quello di illustrare nello specifico le prime fasi di stesura del PTAV (Piano Territoriale Area Vasta) ovvero uno dei nuovi piani urbanistici introdotti dalla legge 24/2017, nello specifico, quello che opera su scala provinciale. In particolare, sarà preso come riferimento il caso studio di Piacenza, riprendendo i materiali e gli elaborati prodotti durante la mia attività di tirocinio che si è concentrata infatti sulla stesura del PTAV della provincia piacentina. Allo stato attuale il piano è ancora lontano dalla sua ultimazione e quindi questo elaborato si concentrerà solo sulle fasi preliminari di studio della provincia piacentina e di definizione dello scenario di riferimento attuale. Quanto è stato prodotto finora ha permesso di vagliare e filtrare, rispetto i criteri di pianificazione urbana, l’enorme mole di dati raccolti nel territorio piacentino e che spaziano negli ambiti più disparati: dai dati demografici a quelli di sostenibilità ambientale, dalle informazioni sulle produzioni agricole e industriali ai dati sulla mobilità e la rete di trasporti etc… Il team di esperti della provincia ha messo a disposizione questi dati per commissionare allo studio di pianificazione urbana con cui ho collaborato l’elaborazione di un quadro esaustivo della situazione attuale della provincia piacentina che ne evidenzi le vulnerabilità e i punti di forza. Da questa fase preliminare si avranno quindi tutti gli elementi per permettere alla provincia di valutare le nuove politiche da attuare per realizzare gli obbiettivi strategici prefissati per il territorio piacentino.
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