Riassunto analitico
Questo elaborato di tesi di ricerca ha l’obiettivo di analizzare il mercato della Finanza Alternativa rispetto ai tradizionali canali finanziamento bancario per assicurare liquidità al segmento industriale prevalente nel nostro tessuto economico, le PMI. Il tema dell’accesso al capitale per le PMI nazionali in questo momento di ripresa dell’attività economica e sociale dopo l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, che ha indotto la più grande crisi economica che il mondo abbia mai affrontato negli ultimi 100 anni dalla Grande Depressione del ’29, è quanto mai attuale. Con i decreti messi a punto dal Governo sono stati stanziati finanziamenti a sostegno della liquidità delle PMI in difficoltà per fronteggiare la fase più acuta ed emergenziale della pandemia ma, non tutte queste risorse sono sufficienti per arginare l’ondata di default che si prospetta. Tra le soluzioni alternative figura il Crowdfunding, che mette in contatto attraverso Internet le PMI alla ricerca di finanziamenti per realizzare i loro progetti, con chi intende investire in idee imprenditoriali. La dimensione ‘social’ di Internet consente di creare un coinvolgimento collettivo dei finanziatori, che interagiscono in rete non solo come fornitori di capitale, ma anche possibili contributori al progetto stesso, nella logica del Crowdsourcing. Quest’ultimo si identifica come un mero modello economico basato sulla condivisione di conoscenze per l’ideazione e la realizzazione di progetti lavorativi permettendo all’azienda di esternalizzare alcune attività produttive. I portali di Crowdfunding si differenziano in funzione delle tipologie di progetti presentati ed è possibile individuarne diverse forme, come il modello reward-based o il modello donation-based Invece, per le imprese che intendono finanziare le proprie attività e per gli investitori che sono a caccia di rendimenti è un’opportunità interessante il Crowdinvesting. Quest’ultimo viene definito come un sottoinsieme del Crowdfunding e permette agli investitori, attraverso una piattaforma Internet abilitata, di aderire e contribuire alla raccolta di risorse per un progetto imprenditoriale, concedendo un prestito (lending-based model) o sottoscrivendo quote di capitale di rischio della società (equity-based model). Tale finanza complementare, alla data del 30 giugno 2021, ha fatto registrare una forte crescita dell’industria in Italia. Nel dettaglio, i portali hanno generato un flusso di 127,6 milioni da collocamenti equity e i portali di lending ha contribuito con 354 milioni (di cui 43,2 milioni prestati a persone fisiche e 310,8 milioni concessi alle imprese). Dal punto di vista normativo è possibile identificare le seguenti tappe: D.L 179/2012 “Sviluppo Bis”, D.L 3/2015 “Decreto Investment Compact”, Legge 232/2016 “Legge di Stabilità 2017” e Legge 145/2018 “Legge di Bilancio 2019”. Il 10 novembre 2021 è entrato in vigore il Regolamento UE n. 2020/1503 (ovvero “Regulation on European Crowdfunding Service Providers for Business” o “Regolamento ECSP”), che ha apportato importanti cambiamenti per il settore, rendendo più uniforme le norme fra i portali equity e lending e, favorendo l’operatività cross-border delle piattaforme in altri Paesi Europei, in regime di “passaportazione”. La nuova normativa ha contribuito a rendere il mercato sempre più trasparente ed efficiente responsabilizzando i gestori delle piattaforme nella selezione dei progetti e verso i piccoli risparmiatori di Internet. L’emergenza Covid-19 che il mondo sta vivendo ha costretto le PMI a ripensare al proprio modo di operare, mettendo in discussione non solo le logiche di funzionamento organizzative ma anche le strategie aziendali. Sicuramente il Crowdinvesting, e in generale il Crowdfunding, è un buon strumento alternativo per raccogliere le risorse finanziarie necessarie per la crescita e sviluppo del business.
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