Riassunto analitico
La spinta verso un’armonizzazione dei principi e delle regole contabili tra stati membri, ovvero quel processo di progressiva convergenza attraverso cui trasformare le situazioni esistenti mediante la creazione armoniosa in uno stato che le contempli tutte, ha rappresentato uno degli obiettivi principali a livello internazionale per agevolare l’integrazione, il potenziamento e l'efficienza dei mercati finanziari europei. L’IFRS 9, emanato dallo IASB nella versione completa nel luglio 2014, sostituisce interamente il precedente standard sugli strumenti finanziari e dal primo gennaio 2018 è subentrato allo standard contabile IAS 39. Lo standard Setter presenta un approccio totalmente diverso ed innovativo, che inciderà sulle poste di bilancio quanto sugli assetti organizzativi delle società, con l’intento ultimo di migliorare i problemi derivanti dalle modalità di contabilizzazione degli strumenti finanziari.Il lavoro di tesi è dedicato all’esposizione ordinata delle conoscenze e della letteratura sul principio contabile internazionale IFRS 9 e al suo percorso di implementazione dalla precedente normativa vigente IAS 39. In particolar modo, attraverso un’analisi svolta sulle prime due trimestrali del 2018 del gruppo Unicredit S.p.A. (in quanto istituto G-Sib con approccio IFRS 9 fully loaded), mirerò a illustrare gli impatti che il nuovo principio contabile internazionale ha generato con riguardo alla rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari. L’elaborato è suddiviso in quattro capitoli. Il primo capitolo si sofferma sulla composizione degli organismi contabili internazionali e sul loro percorso evolutivo fin dalla loro costituzione nel 1973. L’obiettivo di tale capitolo è comprendere le logiche di emanazione dei principi IAS/IFRS e studiarne la loro equivalenza ai rispettivi GAAP degli altri paesi. Nel secondo capitolo, analizzo la finalità e l’ambito di applicazione dello IAS 39, sottolineandone le peculiarità ed evidenziandone i principali elementi di criticità e i limiti che la crisi finanziaria ha fatto limpidamente emergere portando alla necessità di una sua sostituzione. Il terzo capitolo introduce l’IFRS 9 e analizza obiettivi principali, aspetti definitori e principali modifiche, introdotte applicando una logica di confronto con il precedente IAS 39. Infine, l’ultimo capitolo affronta le principali evenienze aprioristicamente riscontrate con riguardo alla transizione a IFRS 9 del gruppo Unicredit Spa, sottolineandone le principali modifiche occorse in bilancio a seguito dell’implementazione delle nuove regole di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari. Specificatamente, focalizzo l’attenzione sul concetto di stage, sul criterio lifetime nonché sul passaggio da una logica di incurred loss ad una di expected loss. Accanto a ciò, si studia l’implementazione che l’introduzione del principio ha avuto all’interno della banca andando a cogliere i possibili vantaggi che la normativa offriva sulla clausola di avvio, cosiddetta first time adoption (FTA), in merito alla svalutazione di crediti senza impatto a conto economico e sui livelli di capitale. Questo approccio permetterà di evidenziare l’influsso che l’introduzione dell’IFRS 9 ha avuto sui risultati economici e sui livelli di patrimonio della banca sia in termini di costo che in termini di volatilità andando a verificare la capacità di smorzare gli effetti prociclici del precedente principio.
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