Riassunto analitico
Nel panorama delle attività industriali italiane il settore farmaceutico risulta essere una delle aree più innovative e tecnologicamente avanzate. Questo perché è proprio grazie a un continuo processo di ricerca e sviluppo che le aziende operanti nel settore possono arrivare a brevettare nuove formulazioni e farmaci da lanciare sul mercato. È chiaro e evidente, però, come a fronte di questa spinta verso l’innovazione sia collegato anche un elevato grado di complessità, di articolazione e di rischi connessi. Infatti, l’incremento delle patologie croniche, gli stringenti limiti di spesa farmaceutica nell’ultimo decennio, procedure di controllo sempre più onerose nonché la diffusione dei farmaci generici sono tutti fattori che hanno inciso sulla gestione delle risorse da parte delle principali case farmaceutiche che hanno assistito nel tempo a una modificazione dello scenario competitivo. Già da questa primissima riflessione emergono quali possano essere i principali driver di sviluppo del mercato farmaceutico italiano e mondiale nel prossimo futuro, nonché le principali sfide che le case farmaceutiche si troveranno ad affrontare per mantenere un adeguato livello di competitività e redditività in un mercato ormai sempre più complesso e competitivo. In questo contesto il lavoro ha voluto quindi porre l’accento sulla funzione del brand nel panorama delle risorse intangibili a disposizione delle aziende farmaceutiche. Brand che inizia a essere considerato tra gli addetti ai lavori come un fattore cruciale per affermarsi e mantenere la propria posizione competitiva anche nel comparto farmaceutico che, con più forza rispetto che in passato, sta assistendo alla diffusione concreta dei farmaci generici che ormai rappresentano una realtà concreta tanto nel mercato italiano quanto in quello mondiale. Per sviluppare questa tematica il lavoro è stato articolato in quattro sezioni: -nella prima vengono analizzati i principali driver di sviluppo del mercato farmaceutico italiano, anche attraverso una panoramica sui mercati europei e mondiali, focalizzandosi in particolar modo sull’evoluzione del mercato dei farmaci generici che ormai a tutt’oggi si configurano come una realtà concreta anche nel nostro Paese; -nella seconda si cerca di comprendere come i principali fattori che incidono sull’attività farmaceutica abbiano influenzato l’evoluzione del comparto. In particolare viene messo in mostra, cercando di comprenderne le cause, come si sia assistito negli ultimi decenni a una diminuzione della produttività dell’attività di ricerca; -nella terza parte del lavoro viene inquadrato il brand nel panorama di risorse intangibili a disposizione delle imprese farmaceutiche e posto l’accento su come questa risorsa abbia acquisito rilevanza in questo comparto affiancandosi a quelle che da sempre vengono considerate le attività intangibili cardine, prima fra tutte l’attività di ricerca. Sviluppo del patrimonio di marca che, mai come in passato, risulta fondamentale nello scenario competitivo attuale per differenziare i prodotti delle case farmaceutiche con un marchio affermato rispetto a quella delle aziende produttrici di farmaci generici non brandizzati; -dopo aver mostrato le dinamiche che coinvolgono tutto il comparto e riaffermato il ruolo cruciale del brand per rendere sostenibile l’attività delle aziende che operano nel settore si è cercato di tradurre tutte le informazioni raccolte in un modello reddituale per la stima del valore del marchio di due gruppi farmaceutici italiani operanti con successo nel settore farmaceutico, Recordati e Menarini, per cercare di capire se queste due realtà abbiano valorizzato in maniera adeguata il patrimonio di marca a disposizione nel corso degli ultimi cinque anni;
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