Riassunto analitico
La dissertazione verte principalmente sul panorama dei diritti umani nel sistema di Common Law anglosassone, iniziando con un excursus storico e proseguendo con le evoluzioni più recenti in questo ambito. Lo Human Rights Act, adottato nel 1998, ha permesso al Regno Unito di compiere il salto costituzionale certamente più rilevante degli ultimi trecento anni e si è rivelato fondamentale per tracciare la moderna mappa dei diritti umani britannici. La funzione principale di questo atto è quella di incorporare nel diritto interno la Convenzione Europea dei Diritti Umani del 1950, di cui il Regno Unito era Stato Parte. L’applicazione, il funzionamento e la risposta dell’opinione pubblica a questo atto sono state quanto mai discusse e contrastanti, ma se valutati nel complesso gli esiti funzionali di questo strumento non sono stati deludenti. Nonostante ciò, l’imperituro dibattito su un nuovo Bill of Rights, Carta dei diritti costituzionale, non si è sopito. Stimolata da potenti lobby partitiche e mediatiche, questa discussione ha animato i dibattiti politici degli ultimi anni. La diatriba ha toccato svariati punti d’interesse d’attualità come l’inclusione nel novero di diritti addizionali sociali, economici ed ambientali, il rafforzamento sostanziale o procedurale di norme a tutela di valori condivisi o la previsione di responsabilità e di doveri in capo ai consociati a fronte dei diritti riconosciuti.
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Abstract
The lecture mainly deals with the human rights review in the Common Law British contest, starting from an historical overview and reaching the most recent evolutions in this field.
The Human Rights Act, enacted in 1998, allowed the United Kingdom to take the most relevant and giant constitutional leap of the last three centuries and it has proved to be fundamental in drawing the modern British human rights map. The principle aim of the Act is to incorporate in the domestic law the ECHR, European Convention of Human Rights in 1950, of whom the UK was an High Part State.
The application, operation and public response to the Act were the most discussed and divergent, but, if we evaluate this tool functional outcomes as a whole, we can’t say they’re disappointing. Nevertheless, the everlasting debate on the new Constitutional Bill of Rights, hasn’t stopped. Stimulated by the powerful parties and media lobbies, this discussion animated the political controversy of the last years.
The diatribe touched different items of current interest as the inclusion of new additional economic, social and environmental rights in a Constitutional paper, the substantive and procedural entrenchment of provisions, embodying highly shared values, or the insertion of responsibilities and duties for citizens against the recognition of rights, in a Preamble of the Bill.
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