Riassunto analitico
La sintesi e la modifica selettiva di composti naturali bioattivi è da sempre una delle sfide che impegna il lavoro dei chimici organici sintetici. Queste molecole sono generalmente molto complesse ed allo stesso tempo strutturalmente delicate, facilmente degradabili ad alte temperature o in presenza di acidi e basi. Per questo motivo la biocatalisi, cioè l’utlizzo di enzimi (isolati o all’interno di cellule) per trasformazioni chimiche su scala preparativa, si sta rivelando una tecnica sempre più versatile ed efficiente a disposizione della sintesi organica. Questi catalizzatori naturali lavorano in condizioni blande e danno ottimi risultati in termini di selettività. Un altro aspetto che rende la biocatalisi attraente è il suo carattere ecologico. Essendo gli enzimi catalizzatori naturali, sono per definizione biodegradabili e attivi in acqua, il solvente “green” per eccellenza.
FLAVONOLIGNANI I flavonolignani sono un’ampia classe di metaboliti secondari, presenti in numerose piante ricche di pigmenti colorati. Essi, oltre a conferire i tipici colori rosso, giallo e blu ai fiori, rappresentano la classe di metaboliti secondari più comunemente utilizzata nella dieta umana, il cui consumo è aumentato notevolmente negli ultimi anni, grazie alla loro attività biologica benefica. I flavolignani sono una sottoclasse di composti, relativamente piccola, caratterizzati dalla fusione della parte flavonoide con la componente lignanica. Silimarina è il nome collettivo che viene dato ad una miscela di isomeri di flavolignani, prodotti dai frutti del cardo mariano con una resa del 1,5-3 % in peso. Un esempio di molecola appartenente a questo gruppo è la silibina (miscela di diasteroisomeri A e B), che è molto utilizzata per le sue numerose attività biologiche, e in particolare come epatoprotrettore. Altri componenti della silimarina sono la silicristina (miscela di diasteroisomeri A e B) e la silidianina. RESVERATROLO Il trans-resveratrolo (3,5,4’-triiidrossi-stilbene) è una molecola prodotta dalle piante attraverso una via metabolica indotta da fattori di stress biotici e abiotici. Nella biologia vegetale ha il ruolo di precursore di molecole polimeriche chiamate “viniferine”. Queste molecole posseggono la capacità di inibire la diffusione di infezioni fungine, proprietà che ha permesso loro la classificazione nel gruppo degli antibiotici vegetali noti come fitolessine. Il glucoside del resveratrolo è noto con il nome di piceide o polidatina. In questo lavoro di tesi sviluppato nei laboratori del CNR-ICRM di Milano, abbiamo utlizzato l’enzima laccasi da Trametes versicolor per l’ossidazione di queste molecole. Le reazioni sono state allestite in sistemi monofasici e sono stati isolati i corrispondenti prodotti dimerici, con rese superiori al 45% nel caso della polidatina. I prodotti ottenuti, a seguito di purificazione tramite flash-cromatografia, sono stati caratterizzati tramite spettrometria di massa, NMR, dicroismo circolare ed analisi polarimetrica. Infine si è valutata l’attività antiossidante mediante il test del DPPH.
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