Riassunto analitico
Questo lavoro si propone di fornire un quadro della ricezione di Louisa May Alcott in Italia. L’oggetto di studio è l’analisi della prima traduzione italiana della sua opera più celebre, Piccole donne, realizzata da Ciro e Michelina Trabalza nel 1908, che sarà successivamente confrontata con una traduzione del 2018 di Stella Sacchini. Il primo capitolo è dedicato alla ricezione dell’autrice negli Stati Uniti e in Italia. La prima parte illustra la genesi e la fortuna di Piccole donne negli Stati Uniti, partendo dal contesto socioculturale in cui l’opera è stata realizzata, per poi giungere al successo cinematografico e teatrale. La seconda parte del capitolo si focalizza sulle vicende editoriali del resto della sua produzione letteraria, che dimostrano la complessità di un'autrice spesso relegata alla letteratura per l'infanzia e costretta a nascondere la sua vera indole dietro pseudonimi. La terza parte è concentrata sulla ricezione di Louisa May Alcott in Italia, illustrando le motivazioni culturali e pedagogiche che hanno incentivato la traduzione italiana della saga. È stata infine realizzata una cronologia delle traduzioni italiane di Piccole donne. Il secondo capitolo illustra la metodologia utilizzata per l’analisi della traduzione, facendo riferimento al percorso proposto da Antoine Berman per una “critica produttiva” e ai fattori socio-culurali, politici e storici che possono influire sulle scelte traduttive. Il terzo capitolo è dedicato all’analisi del testo fonte, illustrando la trama, i temi e le caratteristiche linguistico-stilistiche. L’edizione presa in analisi è tratta dalle versioni antecedenti al 1880, anno in cui l’opera è stata sostituita da una versione “standard”, che presenta numerose manipolazioni del testo originale allo scopo di perseguire interessi editoriali. Il quarto capitolo analizza la prima traduzione italiana di Trabalza, con un’attenzione particolare verso il progetto traduttivo e le strategie adottate per tradurre i termini desueti, colloquiali, vivaci e lo slang. Il confronto con il testo fonte è riservato ad un secondo momento, al fine di rispettare il criterio di eticità e poeticità e non fondare il giudizio sul mero confronto. Infine, il quinto capitolo illustra un’analisi comparata tra la traduzione di Trabalza e quella di Stella Sacchini, allo scopo di far emergere somiglianze e differenze in termini di approccio e strategie traduttive.
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