Abstract
Attualmente, il mercato automobilistico sta vivendo una fase di forte evoluzione che rende fondamentale per le case costruttrici la minimizzazione dei tempi di progettazione e quindi di messa in vendita del prodotto. In tal senso, le simulazioni agli elementi finiti hanno un ruolo centrale in quanto consentono di predire in maniera rapida e accurata il comportamento di componenti e addirittura interi veicoli quando sottoposti a determinati carichi, evitando di effettuare numerosi test fisici che risulterebbero onerosi sia in termini di tempo che di costo. Tuttavia, simulazioni di elevata complessità, e.g. crash test, possono richiedere tempi considerevoli che, anche se di diversi ordini di grandezza inferiori rispetto alla preparazione ed esecuzione di test sperimentali, possono rallentare il processo di sviluppo.
Lo scopo del presente lavoro di tesi è quello di sviluppare e applicare una metodologia in grado di ridurre il costo computazionale di simulazione crash che impiegano modelli di vettura completi. In particolare, ci si è concentrati su simulazioni di urti frontali con barriera deformabile agendo sulla semplificazione della modellazione sia della barriera deformabile che del veicolo. Per la prima, la semplificazione è stata effettuata introducendo elementi monodirezionali (truss) in sostituzione dei 2D (shell) che modellavano la reale geometria della struttura Honeycomb costituente la barriera. In tal modo, si è riusciti a ridurre notevolmente il numero di elementi e conseguentemente il costo computazionale a scapito di un contenuto errore di correlazione dei risultati. La riduzione di costo computazionale del modello del veicolo è stata eseguita tramite una procedura composta da due fasi. Anche in questo caso è stato possibile ridurre in maniera consistente il tempo di calcolo con errori in termini di deformazioni dei componenti e di energie rilevate contenuti.
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