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La tesi ha come scopo il fornire una misurazione del fenomeno della povertà in senso dinamico.
I dati utilizzati provengono dall’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane pubblicata dalla Banca d’Italia con cadenza biennale; il periodo temporale selezionato fa riferimento alle Indagine dall’anno 2000 all’anno 2012, comprendono quindi anche il periodo più duro della recente crisi economica.
L’unità d’analisi prescelta è la famiglia, in particolare vengono selezionati i nuclei longitudinali ossia che sono presenti in più di una singola indagine. In base alla selezione e osservazione di questi nuclei è stato possibile osservare in senso dinamico il fenomeno della povertà.
I modelli scelti per le misurazioni effettuate fanno riferimento alla stima dei tassi di rischio (hazard rates) attraverso il modello di regressione proibit e i modelli di durata; inoltre viene eseguita un’analisi delle incvidenze dei tassi di entrata e di uscita dalla povertà.
Tutte le stime vengono effettuate in relazione alle caratteristiche socio-demografiche delle famiglie selezionate in modo da guardare al quali siano i nuclei più colpiti da tale fenomeno e da descrivere l’andamento di tale fenomeno per famiglie con caratteristiche differenti.
I campioni analizzati sono sette: sei comprendono coppie di anni successivi mentre il settimo comprende tutti gli anni d’Indagine considerati.
Le elaborazioni vengono effettuate tramite l’utilizzo del programma Stata.