Riassunto analitico
Il seguente lavoro di tesi ha l’obiettivo di illustrare il tema della perdita di contatto vitale con la realtà elaborato dallo psichiatra Eugéne Minkowski e l’attualità del suo pensiero filosofico. Inizialmente, tramite una breve presentazione, è stata descritta la biografia di Minkowski, insieme alle sue opere principali: La Schizofrenia, Il tempo vissuto e Verso una Cosmologia. Nel primo capitolo viene, quindi, presentato il pensiero filosofico di Eugéne Minkowski. Minkowski percepisce il tempo come vissuto distinguendolo dal tempo della scienza, un tempo misurabile e razionale. Successivamente, si è messo in evidenza il ciclo dell’attività personale che ha consentito di cogliere i due fenomeni temporali che caratterizzano l’essere umano. L’individuo è costituito da due componenti: lo slancio personale e il contatto vitale con la realtà. Lo slancio personale è quel fenomeno che permette all’individuo di proiettarsi nel mondo e di affermarsi tramite la sua attività, producendo, però, una rottura tra l’io e il mondo. Lo slancio personale nonostante consenta all’uomo di realizzarsi è accompagnato da un fattore di limitazione. Attraverso il contatto vitale con la realtà, l’uomo riesce a colmare quel vuoto provocato dalla limitazione e a immergersi nel mondo armoniosamente. Infine, sono state descritte le tre coppie di fenomeni fondanti l’avvenire: attività/attesa, desiderio/speranza, preghiera/azione etica. Nel secondo capitolo, viene affrontato il tema della schizofrenia, intesa come perdita di contatto vitale con la realtà. In particolare si è mostrata la centralità di due fattori costituzionali riguardanti l’individuo, ovvero la schizoidia e la sintonia che corrispondono rispettivamente allo slancio personale e al contatto vitale con la realtà. A questi si è poi aggiunto un’ulteriore costituzione equivalente, definita glischeroidia. Per giungere al concetto di autismo, considerato da Minkowski come disturbo generatore della schizofrenia, è stato fondamentale ripercorrere una serie di studi riguardanti diversi autori quali: Kraepelin, Kretschmer e Bleuler. In seguito la teoria della psicoastenia di Janet e la funzione del reale descritta da Janet è stata confrontata con la perdita di contatto vitale con la realtà di Minkowski e sono state sottolineate analogie e differenze, anche in ambito terapeutico. Concludendo, nell’ultimo capitolo, sono state illustrate le affinità tra le questioni affrontate da Minkowski e quelle che emergono nel mondo contemporaneo. In particolare, mediante il testo di Minkowski La sofferenza umana. Aspetto patico dell’esistenza sono state rilevate analogie con la fragilità dell’uomo nella società post-moderna e globalizzata.
|