Riassunto analitico
Garantire la sicurezza delle acque di balneazione è un processo di estrema importanza al fine di mantenere sotto controllo la salute dell’uomo. La normativa in vigore sulle acque di balneazione richiede il monitoraggio di numerosi parametri chimici e microbiologici. È ben noto che i rischi associati al consumo e all’utilizzo di acqua microbiologicamente contaminata siano una grande preoccupazione dal punto di vista della salute. Infatti è stato dimostrato che la presenza di agenti patogeni si correla bene con la presenza di contaminazione fecale. La direttiva in vigore relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione privilegia una gestione integrata della qualità delle acque allo scopo di mettere in atto azioni volte a prevenire l’esposizione dei bagnanti a rischi per la salute. Il monitoraggio e l’attuazione di misure di gestione hanno l’obiettivo di riconoscere e ridurre le possibili cause di inquinamento. I metodi di analisi microbiologici applicati alle acque hanno la finalità di mettere in evidenza la presenza e la densità di microrganismi indicatori di contaminazione fecale (Coliformi totali e fecali, Streptococchi fecali, E. coli) o patogeni (Salmonella ed Enterovirus) che, sia direttamente che indirettamente, vengono sversati nelle acque. La presenza di tali microrganismi nelle acque naturali è essenzialmente dovuta allo sversamento di liquami civili e zootecnici. La loro concentrazione è proporzionale al quantitativo immesso, all'eventuale trattamento subito e, infine, alla capacità autodepurativa e/o di dispersione del corpo idrico. Lo studio in questione si è basato sul monitoraggio delle acque del Mare Adriatico lungo la costa romagnola in punti scelti sulla base dell’affluenza dei bagnanti durante la stagione estiva, al fine di valutare la qualità delle acque attraverso la ricerca degli indicatori di contaminazione fecale: nello specifico di E.coli, principale indicatore di contaminazione fecale per le acque di balneazione. In questo modo, è stato possibile dimostrare come la depurazione dei reflui ed il loro scarico in mare sia un fenomeno condizionante nell’andamento della qualità delle acque: infatti, il depuratore di Santa Giustina di Rimini è l’esempio di come in futuro sarà possibile ridurre del tutto gli scarichi a mare, in modo tale da limitare l’inquinamento marino.
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