Riassunto analitico
L'antibiotico-resistenza costituisce un problema sanitario mondiale che coinvolge numerosi settori, quali medicina umana e veterinaria, allevamento, agricoltura ed ambiente. L'antibiotico-resistenza è un fenomeno biologico naturale che si verifica per l'emergenza e la propagazione di fattori di resistenza batterica agli antibiotici ed è innescata ed amplificata dalla pressione selettiva esercitata sulle popolazioni microbiche attraverso l'uso di questi farmaci. L'utilizzazione inadeguata di antimicrobici terapeutici in medicina umana e veterinaria, l'utilizzazione di antimicrobici a fini non terapeutici e l'inquinamento ambientale da antimicrobici accelerano la comparsa nonché la propagazione di microrganismi resistenti comportando gravi conseguenze. Prodotti alimentari di origine animale sono spesso contaminati da batteri e quindi possono costituire una via di trasmissione di batteri resistenti e geni di resistenza da animali destinati alla produzione di alimenti all'uomo. Anche alimenti come frutta e verdura contaminati da rifiuti animali o acqua contaminata possono costituire una via di trasmissione. Una aumentata possibilità di trasmettere antibiotico-resistenza con il cibo è emersa dalla valutazione effettuata recentemente da un gruppo di esperti dell'EFSA (Autorità europea per la Sicurezza Alimentare) sul rischio biologico. L'antibiotico-resistenza può essere trasmessa all'uomo con il cibo attraverso diversi meccanismi: • Trasmissione diretta attraverso cibo proveniente da animali portatori di batteri resistenti che possono colonizzare o infettare l'uomo dopo l'ingestione. • Trasferimento di resistenza attraverso cibo contaminato da batteri resistenti durante le fasi di trasformazione. • Ingestione di batteri resistenti presenti in prodotti freschi contaminati (es. nei prodotti dell'acquacoltura ed orticoltura). A tale scopo sono stati analizzati 20 tipi di verdure fresche e 20 insalate di IV gamma per caratterizzare la produzione di β-lattamasi, AmpC e carbapenemasi da parte di batteri Gram-negativi. Si è proceduto all'identificazione degli isolati mediante test biochimici (Enterotube). La valutazione della produzione di ESBL, AmpC e carbapenemasi ha richiesto un test di screening e un test di conferma (test di combinazione). Successivamente, attraverso l'isolamento del DNA genomico, reazioni di PCR e sequenziamento, è stato possibile identificare i ceppi batterici positivi per la presenza di geni blaESBL, blaAmpC e blaCarbapenemasi. Le ESBL trovate sia nelle verdure fresche che nelle insalate di IV gamma sono TEM, SHV, CTX-M e RAHN; mentre per AmpC sono ACC e DHA e rilevate solo nelle verdure fresche. Le carbapenemasi trovate solo nelle verdure di IV gamma sono di tipo VIM e IMP (metallo β-lattamasi).
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