Riassunto analitico
La curcumina è stata oggetto di molti studi negli ultimi anni ed è stato dimostrato che questa molecola possiede varie proprietà farmacologiche tra cui l’attività antiossidante, anti-infiammatoria, anticancerogena e neuroprotettiva. Nonostante sia stata riconosciuta la sua efficacia e la sua sicurezza, il suo uso come agente terapeutico è limitato a causa della scarsa biodisponibilità. Varie strategie sono state messe in atto per ovviare a questo problema, tra le quali l’utilizzo di coadiuvanti naturali o la formulazione di sistemi a rilascio modificato. In questo progetto di tesi sono stati studiati due diversi sistemi di drug delivery aventi come veicolanti rispettivamente un carrier inorganico e uno organico. Il primo è stato progettato e sintetizzato in questo lavoro di tesi, utilizzando come costituente inorganico dei silicati (zeoliti), che grazie alla loro peculiare struttura sono in grado di ospitare delle molecole organiche, in questo caso la curcumina. Per questa tesi sono state selezionate tre diverse zeoliti, ovvero mordenite, silicalite e faujasite, poiché i loro pori e canali hanno dimensioni idonee da poter potenzialmente accogliere la curcumina. Nel lavoro sperimentale i principali obiettivi sono stati quelli di: Caricare la curcumina all’interno delle zeoliti attivate: in questa fase si sono ottimizzate i parametri sperimentali, in particolare solvente, tempo di contatto e rapporto curcumina/zeolite; Caratterizzare il sistema ottenuto mediante diffrattometria a raggi X, spettroscopia IR, analisi termogravimetrica; Studiare la cinetica di rilascio: con lo scopo di valutare quanta curcumina viene rilasciata nel tempo dal sistema ottenuto, a seguito di un’eventuale somministrazione orale, se ne è riprodotto il rilascio simulando le condizioni del tratto intestinale (pH = 6,8). Il procedimento è stato effettuato con due diversi metodi (statico e dinamico), utilizzando la spettrofotometria UV-Vis. Il secondo sistema invece è stato analizzato partendo da una formulazione già esistente in commercio, formata da curcuminoidi, lecitina di soia e cellulosa microcristallina, che prende il nome di “fitosoma”. Lo studio del prodotto si è svolto a partire dalla sua caratterizzazione, impiegando la spettroscopia IR, l’analisi termogravimetrica e la spettroscopia NMR, svolgendo prove di solubilità (acqua, metanolo, DMSO, acetone) e quantificando il contenuto di curcumina nel sistema. Inoltre, è stata esaminata la cinetica di rilascio del composto nelle stesse condizioni del sistema di delivery inorganico.
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