Riassunto analitico
Il termine Medication-Overuse Headache (MOH) viene usato per descrivere una cefalea cronica quotidiana, causata dall’uso eccessivo di farmaci analgesici, triptani o altri farmaci assunti per la cefalea acuta. La MOH è stata esaminata mediante studisia sperimentali che clinici, al fine di definire le caratteristiche che la contraddistinguono, il suo profilo clinico e le basi biologiche. Finora però nessuno studio è stato eseguito per valutare la possibile relazione tra MOH e potenziale danno renale, anche se è stato stimato che la nefrotossicità associata all’assunzione di farmaci provoca danni renali acuti nel 18-27% dei casi in USA. Attualmente, l’applicazione più pertinente per lo studio della nefrotossicità da farmaci è l’analisi proteomica su campioni di urina; la proteomica urinaria rappresenta infatti una delle sub-discipline più promettenti della proteomica clinica, in modo particolare per la diagnosi e la ricerca di biomarkers di danno renale. Lo scopo di questo progetto è stato quello di analizzare il proteoma urinario di pazienti con MOH abusatori di farmaci analgesici (FANS), triptani e mixtures, in confronto a soggetti sani non abusatori come gruppo di controllo, per identificare possibili differenze nell’escrezione di proteine urinarie indotte dall’abuso di farmaci, potenzialmente correlate con l’insorgenza di nefrotossicità. È stato adottato un approccio proteomico diviso in due fasi: inizialmente è stata eseguita l’analisi del proteoma urinario mediante elettroforesi monodimensionale su gel di poliacrilammide (SDS-PAGE) accoppiata alla spettrometria di massa (MS) per l’identificazione delle proteine differenziali; successivamente, è stata aumentata la casistica e sfruttata l’elettroforesi bi-dimensionale (2-DE), sempre accoppiata alla MS, e la metodica Western blot per la validazione delle proteine identificate. Analizzando le urine dei pazienti MOH e dei controlli sono emerse notevoli differenze nei profili proteici, sia in termini qualitativi che quantitativi. In particolare, nei pazienti MOH abusatori di FANS è stata evidenziata la sovra-espressione di un pattern definito di proteine, tra cui ad esempio la cystatin-C, -1-microglobulin, uromodulin e prostaglandin-H2 D-isomerase. Da una intensa ricerca bibliografica queste proteine sono risultate essere in gran parte associate a diverse disfunzioni o patologie renali. Conclusioni.Da questo studio è emersa l’importanza di monitorare la funzionalità renale dei pazienti MOH, in particolare per gli abusatori di mixtures e soprattutto di FANS, in quanto potrebbero essere soggetti a sviluppare gradualmente alcune patologie renali. In questo senso, una diagnosi precoce delle possibili alterazioni renali acute, utilizzando un pannello distintivo di biomarkers proteici, ciascuno dei quali in grado di fornire informazioni sulle funzioni a livello glomerulare, tubulare e interstiziale, potrebbe fornire la possibilità di minimizzare il potenziale rischio di sviluppare danni renali gravi o persistenti.
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