Riassunto analitico
Il XX secolo in Italia è stato contraddistinto da due pratiche educative: l’indottrinamento prima e l’educazione poi. La presente tesi di laurea si pone l’obiettivo di indagare i metodi e gli strumenti utilizzati per trasmettere determinati valori analizzando i libri e gli scritti presenti in due periodi storici differenti. Nel primo capitolo è stato introdotto il tema dell’indottrinamento e dell’educazione in ambito scolastico fornendo le prime definizioni e le prime differenze, per poi delineare le caratteristiche principali dei sistemi d’istruzione europei tra Ottocento e inizio Novecento in cui si sono diffuse per prime queste due pratiche educative. Nel secondo capitolo è stato descritto il grande dualismo educativo del Novecento contraddistinto da una prima metà dall’indottrinamento ai dettami del regime fascista e da una seconda metà dalla rinascita e crescita dell’educazione civica come insegnamento fondamentale per trasmettere valori di convivenza civile e libertà. Sono state, quindi, illustrate le principali riforme scolastiche del ventennio fascista, il percorso di nazionalizzazione e militarizzazione infantile attuato dal regime per indottrinare gli alunni ai valori fascisti e descritti alcuni aspetti rilevanti di una scuola elementare della provincia di Reggio Emilia durante quel periodo. Successivamente, è stata ripercorsa la storia dell’insegnamento di educazione civica, rinata dopo la guerra e indispensabile per superare i limiti dell’incatenamento della coscienza civile dopo anni di regime. Nel terzo capitolo sono state analizzate le due pratiche educative attraverso i libri e gli scritti. Sono stati, quindi, prima riportati scritti e libri di testo ritrovati nella scuola primaria reggiana risalenti al periodo fascista al fine di illustrare le forme di propaganda adoperata, poi descritti un albo illustrato e un libro di testo utilizzati per trasmettere i valori di educazione civica nelle scuole dell’infanzia e primarie dei giorni nostri.
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