Riassunto analitico
Lo stress è una particolare condizione di stimolo-risposta caratterizzata dalla presenza di stressor intensi o prolungati e da una serie di reazioni sia psicologiche che fisiologiche. È espressione della resistenza e della difesa dell'organismo contro ciò che vuol far mutare le condizioni di omeostasi precedenti. La prima tipologia di stress che si incontra è quella acuta che si manifesta quando il soggetto si trova a dover affrontare situazioni nuove e che vanno oltre le sue capacità adattative. Quando lo stress acuto si genera in modo ricorrente, fino a diventare una situazione abituale considerata ormai normalità, si sfocia nello stress cronico che è l’ultima livello e può portare a bornout, cioè la fase di esaurimento. Le modifiche che avvengono nel nostro organismo in situazioni stressanti e prolungate sono molteplici e riguardano gran parte dei nostri organi. In linea generale il ruolo fondamentale è svolto dal cervello che funge da primo mediatore attivando gli impulsi interni ed esterni che portano a modificazioni biologiche. In particolare la maggior parte delle funzioni sono svolte dall’ipotalamo, dalla midollare del surrene e dal locus coeruleus che danno la produzione del fattore di rilascio della corticotropina (CRH) e catecolammine. Il CRH va a stimolare una ghiandola del sistema endocrino, l’Ipofisi, che produce l’ormone adrenocorticotropo il quale agisce sulla zona corticale del surrene e porta la produzione di cortisolo che ha un effetto generale di mobilitazione delle risorse dell’organismo. Il sistema immunitario sotto la continua produzione di ormoni corticoidi produce citochine proinfiammatorie che portano ad una sregolazione dell’immunomodulazione. La reazione allo stress è vincolata da tante patways che regolano l’espressione di mediatori che possono “accendere” o meno l’infiammazione e regolare l’apotosi cellulare. La Rhodiola Rosea è una pianta perenne succulenta appartenente alla classe dei dicotiledoni e alla famiglia delle crassulacee che ha mostrato effetti adattogeni come: neuroprotezione, cardioprotezione, antifatica, antidepressivi, ansiolitici, nootropici e sulla stimolazione del SNC. Diversi meccanismi di azione potrebbero contribuire agli effetti clinici identificati per la Rhodiola Rosea. Questi, includono interazioni con l’asse ipotalamo ipofisi surrene, proteine chinasi JNK, ossido nitrico e proteine del meccanismo di difesa come le HSP. Oltre che avere una grande evidenza farmacologica in caso di fatica, sostegno dell’umore e della cognizione, sembra poter essere un potente candidato neuroprotettivo per il trattamento di malattie neurodegenerative associato all’attivazione microgliale. L’obiettivo del nostro studio è stato quello di ricercare i meccanismi molecolari della Rhodiola Rosea in un modello cellulare di stress acuto attraverso l’identificazione e la quantificazione di svariate proteine. La linea cellulare utilizzata è quella delle BV-2: cellule microgliali immortalizzate da microglia murina. In base alla letteratura scientifica ed a studi precedenti ci siamo focalizzati in modo particolare su: HSP70, JNK, JAK, STAT e le componenti più strettamente legate alla pathway del NF-kB, quali IKK e IKB; tutte proteine partecipanti alla risposta infiammatoria.
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