Riassunto analitico
Il settore alimentare è in continua evoluzione, prodotti di ogni genere vengono lanciati quotidianamente sul mercato. Per garantirne la sicurezza sono nati nel tempo diversi metodi di controllo, che partono dal più semplice sistema HACCP alle più complesse certificazioni volontarie come BRC e IFS. Queste ultime seguono il prodotto lungo tutta la sua filiere, cosa vuol dire? Vuol dire che il nostro prodotto è monitorato dall’arrivo in azienda delle materie prime, fino al suo confezionamento e successiva vendita. Il mio lavoro tratta principalmente il primo passaggio della filiera: la scelta e la qualifica dei fornitori. Per fare questa scelta sono stati sviluppati diversi schemi divisi in tre capitoli. Nel primo capitolo scrivo principalmente dell’evoluzione storica del concetto di qualità, della nascita degli standard obbligatori e volontari, di come si sono evoluti nel tempo, e di come siano diventate importanti le certificazioni volontarie per rendere competitiva un’azienda nel mercato nazionale e internazionale, e apro una breve finestra su diversi metodi di gestione aziendale, parlando anche delle strategie della GDO e dei rapporti che le aziende hanno con gli organismi di controllo. Il secondo capitolo tratta di una check list che l’azienda può utilizzare come modello per effettuare una verifica (audit) presso il sito produttivo del fornitore, che non presenta certificazione volontaria, da noi scelto. Una volta effettuata la verifica e accurato che il fornitore è qualificato per la nostra azienda passiamo al secondo capitolo del nostro elaborato. Nel terzo capitolo abbiamo sviluppato un modello di excel dove per ogni singolo fornitore viene inserita ogni singola materia prima e vengono valutati, secondo una scala numerica, diversi parametri come per esempio rischio microbiologico, presenza allergeni, importanza materia prima per l’azienda, rischio chimico, rischio presenza corpi estranei ecc... una volta dato un valore numerico per ogni parametro si farà la somma dei singoli parametri e andremo a valutare quali sono le materie prime in cui l’azienda dovrà prestare maggiore attenzione. Sono stati fatti schemi anche per i fornitori di imballaggi dove viene chiesta la scheda tecnica del prodotto fornito, e per ultimo uno schema dei fornitori di prodotti finiti, da quest’ultimi viene richiesto che l’azienda fornitrice sia in possesso di certificazione volontaria, in questo modo siamo sicuri che rispetti i parametri qualitativi da noi richiesti. Vorrei specificare che gli schemi riportati in quest’elaborato sono stati sviluppati in un’azienda alimentare della provincia di Reggio Emilia, e sono stati usati come modello per un audit di certificazione IFS e BRC. Questi schemi hanno soddisfatto il certificatore, in quanto presentavano tutti gli standard di qualifica fornitori richiesti da BRC e IFS, che ha prolungato le certificazioni dell’azienda in esame.
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