Riassunto analitico
Il metodo pedagogico ideato da Maria Montessori all’inizio del ‘900 negli ultimi anni è sempre più al centro delle attenzioni di chi, soprattutto famiglie e comunità educative, ritiene che la scuola tradizionale non sia l’unica riposta in campo pedagogico – educativo alle necessità di cambiamento e innovazione che le nuove generazioni di studenti richiedono. La presente tesi di laurea è fonte di una ricerca effettuata all’interno delle scuole presenti sul territorio che propongono la sperimentazione didattica del metodo Montessori. La ricerca ha preso spunto dal progetto di tirocinio su “la valutazione dei contesti e degli apprendimenti” cercando di indagare, descrivere e approfondire le prassi valutative operate in queste realtà. Nel primo capitolo si delinea la figura della pedagogista con una breve biografia per poi descrivere accuratamente gli elementi portanti del metodo. Nel secondo capitolo, partendo dal presupposto che per Maria Montessori la valutazione fosse marginale, se non assente, nella sua idea di scuola, si è dimostrato come invece molte azioni intenzionali delle insegnanti, in primis la pratica dell’osservazione, operino in tal senso. Inoltre, si è sottolineato come questa metodologia sviluppi spontaneamente nei bambini, fin dalle prime classi della scuola primaria, concetti quali l’importanza di una corretta autovalutazione, aumento del senso di efficacia, apprendimento cooperativo come risposta alle proprie difficoltà. Nel terzo capitolo si analizzano i risultati delle prove INVALSI 2016 delle classi montessoriane, discutendo le motivazioni circa i successi o gli insuccessi che possono essere stati condizionati dalla specifica metodologia didattica e ipotizzando strategie di intervento. A conclusione della tesi sono riportate le riflessioni che la ricerca ha prodotto.
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