Riassunto analitico
Introduzione Scopo della presente tesi è quella di fornire un contributo sul recupero e sulla riqualificazione, tramite il ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica, di una cava di argilla di proprietà della Cabe s.r.l., ricadente nel territorio di San Leo (RN). La progettazione di un intervento di recupero ambientale richiede la caratterizzazione ecologica dell’ambito territoriale di intervento (clima, microclima, litologia, pedologia, vegetazione, ecc.). A queste vanno poi associate tutte le informazioni relative agli aspetti antropici come uso del suolo, indirizzi nella pianificazione territoriale (strumenti urbanistici e indirizzi di piano delle attività estrattive), progetto di sfruttamento del sito, aspettative economiche sull’area, vincoli e servitù. Sono stati riportati alcuni esempi di riqualificazione ambientale realizzati nel mondo tra i quali la Cave di Dionyssos riconvertita in uno spazio pubblico, l’Eden Project riconvertito in complesso turistico che ospita piante da tutto il mondo, lo Stadio di Braga costruito sul sito della cava sfruttando la sua conformazione, il Parco della Creueta del Coll di Barcellona dove la ex cava è stata trasformata in un parco urbano. Il percorso parte dall’analisi degli strumenti urbanistici di interesse sovralocale come il Piano Territoriale Regionale della Marche , il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Rimini e il Piano Regolatore Generale del Comune di San Leo. Questi strumenti danno le linee guida per il recupero delle situazioni di degrado del paesaggio come appunto può essere un’area estrattiva. L’obbiettivo comune è cercare di riqualificare l’area trasformandola in un elemento di interesse turistico e dove possibile naturalistico, cercando di sfruttare gli elementi che una cava dismessa può offrire. Sulla base delle informazioni e normative di tutela si è redatto un progetto di recupero ambientale, che interessa le aree estrattive, con lo scopo di creare un parco scientifico-sperimentale sul riciclo dei materiali e un parco naturalistico che abbia la duplice funzione di rivalorizzare la zona sotto il punto di vista naturalistico e turistico. Gli interventi di recupero e di riqualificazione della cava riguarderanno la rinaturazione delle aree in cui è stata completata l’asportazione del materiale. Il recupero ambientale si dovrebbe articolare in due fasi tra loro strettamente interconnesse comprendenti: misure fisiche, per realizzare una morfologia adatta e un adeguato drenaggio e misure biologiche per il rinverdimento dell’area. Sulla base delle osservazioni e dei rilevamenti fitosociologici effettuati, sono state identificate le tipologie di vegetazione che per composizione floristica e struttura posseduta, forniscono i modelli di riferimento a cui rifarsi nei possibili interventi di recupero e riqualificazione ambientale. Tenendo conto delle caratteristiche ambientali dell’area considerata, sono stati prospettati interventi di rinverdimento, utilizzando come modelli di riferimento le espressioni vegetazionali considerate più mature e rinvenute all’interno della cava. Nell’ampio piazzale del settore Nord sarà destinato alla costruzione di un edificio per la realizzazione del processo di riciclaggio di materiali inerti non pericolosi. Nel parco natura ed attività di svago saranno sempre collegate tramite percorsi, punti di vista privilegiati ed attività di ristoro. Tenuto conto dell’estensione della cava, per aumentare l’interesse scientifico e la valenza naturalistica del sito, parte della cava potrebbe essere destinata ad ospitare una zona boschiva in cui sarà realizzata un parco avventura, un area in cui sarà realizzato un campo da gioco per il softair ed un area dedicata al birdwatching. Saranno realizzati dei percorsi ciclopedonali in cui svolgere Sport e Fitness all’aria aperta tramite attrezzature lungo il percorso.
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