Riassunto analitico
Come si può evincere dalla scelta del titolo della mia tesi : “La voce del silenzio nella memoria post-traumatica cilena : ricordi ed oblio”, ho preso in esame il tema della memoria post-traumatica nelle sue manifestazioni più antitetiche : i ricordi e l’oblio. Inoltre ho cercato di circoscrivere questa tematica focalizzandomi sulla funzionalità della memoria rispetto alla stesura di discorsi narrativi riferiti in particolare al contesto della dittatura militare cilena. Il mio obiettivo é quindi quello di dimostrare come le opere esaminate possano costituire uno spazio di riflessione e superamento dei traumi della dittatura impressi nella memoria dei sopravvissuti. A questo proposito, ho presentato un’introduzione del contesto storico e politico del Cile durante il colpo di stato di Pinochet. Successivamente mi sono concentrata sull’analisi di alcuni romanzi quali Estrella Distante e Nocturno de Chile di Roberto Bolaño ed il libro El Desierto di Carlos Franz. Nello specifico credo che il romanzo Estrella Distante, anche se da un punto di vista meramente immaginario, offra un rifugio da un trauma collettivo che ha stigmatizzando il popolo cileno. Per quanto riguarda l’opera Nocturno de Chile, trovo che questa tenti di sovvertire la versione ufficiale e consolidata delle memorie della dittatura cilena, a partire da un’analisi introspettiva profonda e in un certo senso anche controversa. In relazione al libro El Desierto, il tema della dittatura, evidenzia la complementarietà antitetica dei ruoli e dei discorsi dei protagonisti, che contribuiscono quindi a creare una memoria complessa e contraddittoria come due facce di una stessa moneta. Nella lotta alla coesistenza fra la memoria e l’oblio, il documentario Nostalgia de la luz di Guzmán pone l’ enfasi sull’ importanza di ricostruire i ricordi frammentari dei sopravvissuti per la ricerca dei corpi spariti durante la dittatura cilena. Questi ultimi infatti, costituiscono l’unica prova atta a testimoniare le barbarie compiute. Inoltre, ho consultato molti articoli concernenti queste tematiche che sono risultati molto utili al conseguimento dell’obiettivo che mi ero prefissata in questa dissertazione. A conclusione del mio lavoro, ho avuto il privilegio di incorporare un’intervista a una professoressa cilena che ha combattuto come attivista contro il regime di Pinochet. Questo contributo ha costituito un valore aggiunto alla mia tesi ed é stato anche fonte di ispirazione per lo scaturire di riflessioni ancor più profonde. In riferimento al metodo di lavoro che ho adottato per questo progetto, ho scelto un approccio comparativo per mettere ancor più in evidenza possibili risvolti interessati derivati dal mio progetto di ricerca. In definitiva, in questo progetto di tesi, ho cercato di dimostrare come la letteratura ed il cinema osino ridimensionare lo spazio del male a partire dalla sua rielaborazione discorsiva e mnemonica. La scrittura e le immagini costituiscono quindi un archivio della memoria storica che rivendica l’oblio e supera i traumi. Parole chiave : Memoria post-traumatica, ricordi ed oblio, Estrella Distante, Nocturno De Chile, El Desierto, Nostalgia de la luz, Intervista, dittatura, letteratura e male.
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Abstract
El presente estudio analiza las formas en las que se manifiestan las memorias post-traumáticas para las construcciones de discursos narrativos respecto al tema de la dictadura militar chilena. Mi propósito es demostrar como las obras examinadas actúan como posible espacio de superación de un trauma colectivo. En primer lugar, a este propósito, he presentado el contexto histórico y político del Chile del régimen del general Augusto Pinochet. Por lo que se refiere a las obras, he examinado las novelas Estrella distante y Nocturno de Chile de Roberto Bolaño y El desierto de Carlos Franz.
Según mi propuesta, Estrella distante, aunque solo a nivel ficcional, plantea la posibilidad de escapar de un trauma compartido, mientras que Nocturno de Chile subvierte la memoria oficial de la dictadura desde su interior, problematizando una interpretación del pasado que contribuye a mantener viva la memoria.
Por otro lado, en El desierto, el tema de la dictadura es nada más que una integración de discursos y protagonistas antitéticos, que contribuyen a crear una memoria compleja y contradictoria siendo dos caras de la misma moneda. Por lo que atañe la coexistencia entre memoria y olvido, también el documental Nostalgia de la luz de Patricio Guzmán (2010) presenta la reconstrucción de recuerdos fragmentarios de las memorias post-traumáticas que resultan funcionales a la búsqueda de los cuerpos desaparecidos como única demostración de verdad acerca de los horrores realizados durante la dictadura militar chilena. Asimismo, he consultado varios ensayos enfocados sobre estos temas, que han resultado muy útiles para realizar mi trabajo. Por último, he tenido el privilegio de concertar una entrevista a una profesora chilena que combatió como activista contra el golpe de estado en Chile.
Debido a que su testimonio ha aportado un valor muy especial a mi tesis, he decidido colocarlo al final de mi disertación con el objetivo de sacar las conclusiones.
En lo que hace al método, he realizado un análisis comparativo entre las fuentes que se ha revelado muy interesante en términos de resultados. En definitiva, como he intentado enseñar en este proyecto, tanto la literatura como el cine se aventuran a resignificar el espacio del mal a partir de su reelaboración discursiva y mnemónica. Por consiguiente, la escritura y las imágenes actúan como memoria histórica que reivindica sus olvidos y supera los traumas.
Palabras claves: Memoria post-traumática, recuerdos y olvidos, Estrella distante, Nocturno de Chile, El desierto, Nostalgia de la luz, entrevista, dictadura, literatura y mal.
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