Riassunto analitico
Questo elaborato si pone lo scopo di evidenziare l’importanza del contatto tra il bambino e la natura. L’esperienza diretta con gli elementi naturali, animali e vegetali, sviluppa nei bambini capacità a livello fisico, intellettivo ed emotivo, promuovendo e rafforzando il loro legame affettivo con l’ambiente. La tesi si sviluppa in cinque capitoli. Nel primo capitolo è stato affrontato il tema del contatto tra il bambino e la natura con attenzione agli studi di alcuni dei principali pedagogisti che hanno trattato l’argomento. Particolare attenzione è stata rivolta all’importanza degli spazi esterni che, se predisposti in modo adeguato, possono offrire ai bambini occasioni di contatto con il mondo animale e vegetale e incentivare questo legame. Sono state presentate le principali leggi che hanno permesso l’introduzione dell’educazione ambientale nella scuola, dando particolare importanza al ruolo dell’insegnante come stimolatore in grado di proporre esperienze significative di contatto con la natura attraverso l’esplorazione autonoma e di gruppo, in un contesto educativo che comprende sia il dentro che il fuori. Nel secondo capitolo, dedicato alla didattica della biologia, si è evidenziata l’importanza di promuovere l’educazione ambientale fin dalla scuola dell’infanzia, ponendo attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030, al Piano rigenerazione scuola e alle Indicazioni Nazionali. Il capitolo prosegue sottolineando il carattere esperienziale e altamente inclusivo della biologia, attraverso la descrizione di alcune strategie e metodologie di insegnamento e la proposta di alcune attività didattiche motivanti e coinvolgenti per la fascia di età 3-6 anni. Infine, si entra nel dettaglio dell’oggetto di studio con una presentazione scientifica delle piante con attenzione alle caratteristiche delle parti che le compongono, ai cicli vitali di angiosperme e gimnosperme, ai fenomeni dell’impollinazione, della disseminazione e della germinazione. Nel terzo capitolo l’orto è stato il protagonista, in un primo momento, da un punto di vista storico evidenziandone le origini e gli sviluppi, in seguito come strumento dal forte carattere didattico ed inclusivo come dimostrato dall’orto-terapia. Viene posta attenzione alla teoria della rigenerazione della mente, che sostiene la capacità dell’individuo di concentrarsi meglio dopo aver passato del tempo all’esterno e all’ipotesi della biofilia, come innata tendenza dell’individuo ad essere interessato alle forme di vita che lo circondano, instaurando con esse un legame affettivo. Nell’ultima parte dell’elaborato è stato documentato il progetto dell’orto didattico in cassette, fioriere e buste proposto in una sezione di bambini di 5 anni di una scuola dell’infanzia. Attraverso la proposta di un percorso stimolante e ricco di attività, è stato possibile lavorare sui concetti di cura, rispetto, pazienza e attesa. I bambini sono stati coinvolti attivamente in una coltivazione scolastica non tradizionale, che ha interessato sia l’interno che l’esterno della struttura. È stata posta l’attenzione allo sviluppo del pensiero critico e scientifico e, attraverso le numerose osservazioni e discussioni di gruppo, i bambini sono stati in grado di cogliere le peculiarità degli elementi naturali osservati, fare ipotesi e considerazioni, esprimere idee e richiamare alla memoria conoscenze pregresse integrandole con nuove informazioni. Il percorso ha permesso l’instaurazione di un legame emotivo e affettivo tra i bambini e il mondo vegetale attraverso il “prendersi cura” di ciò che si era piantato o seminato e, grazie alla proposta di diverse esperienze in piccolo e grande gruppo, è stato possibile promuovere la collaborazione e la cooperazione tra pari.
|