Riassunto analitico
La presente tesi in Filosofia delle arti e dei processi simbolici prende in esame la dimensione estetica della bellezza, in una lunga riflessione dagli ampi orizzonti culturali che, partendo dall’analisi dell’evoluzione storica della sua concezione filosofica, giunge ad indagarla nella sua valenza più educativa. La prospettiva di una pedagogia del bello è, infatti, ciò che deve orientare l’azione formativa delle istituzioni educative, prime fra tutte, scuola e museo: queste hanno il privilegio – e il dovere – di contrastare la crisi antropologica della contemporaneità, facendosi promotrici di un nuovo umanesimo fondato sulla bellezza, come base della crescita e dello sviluppo delle potenzialità umane. Emblematica, in questo senso, è la missione educativa della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e del Museo Tattile Statale Omero di Ancona: due realtà che, grazie alle strategie di didattica museale messe in atto, si presentano come eccellenze nel panorama della militanza culturale attiva.
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Abstract
La presente tesi in Filosofia delle arti e dei processi simbolici prende in esame la dimensione estetica della bellezza, in una lunga riflessione dagli ampi orizzonti culturali che, partendo dall’analisi dell’evoluzione storica della sua concezione filosofica, giunge ad indagarla nella sua valenza più educativa.
La prospettiva di una pedagogia del bello è, infatti, ciò che deve orientare l’azione formativa delle istituzioni educative, prime fra tutte, scuola e museo: queste hanno il privilegio – e il dovere – di contrastare la crisi antropologica della contemporaneità, facendosi promotrici di un nuovo umanesimo fondato sulla bellezza, come base della crescita e dello sviluppo delle potenzialità umane.
Emblematica, in questo senso, è la missione educativa della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e del Museo Tattile Statale Omero di Ancona: due realtà che, grazie alle strategie di didattica museale messe in atto, si presentano come eccellenze nel panorama della militanza culturale attiva.
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