Riassunto analitico
Lo scopo del presente elaborato è quello di analizzare in modo esaustivo ed innovativo i principali driver di scelta della tipologia di trasporto: tra le attività che appartengono alla disciplina della logistica infatti, quelle collegate al trasporto merci sono senza ombra di dubbio le più incidenti dal punto di vista del costo. A seguito di una breve presentazione del settore, la tesi procede con la descrizione delle quattro essenziali tipologie di trasporto: la modalità su gomma, su rotaia, marittima e aerea. A questo punto il lettore sarà a conoscenza delle nozioni di base e potrà comprendere l’approfondimento svolto sugli attributi di scelta della tipologia di trasporto: le determinanti che sono state esaminate nel dettaglio sono il costo, il tempo e l’impatto ambientale. Questi parametri saranno poi inseriti in un modello di calcolo di Excel al fine di creare un tool semplice e intuitivo che restituisse, per un qualunque trasporto nazionale o internazionale, l’indicazione riguardo la migliore modalità da utilizzare. L’elaborato vuole inoltre sensibilizzare il lettore riguardo il notevole impatto ambientale provocato dal trasporto delle merci, per questo propone, sulla falsa riga dei diagrammi di Hoover, un confronto delle emissioni CO2 delle varie modalità in funzione della distanza lineare: lo schema infatti mira a definire le linee guida che dovrebbero essere assunte in una strategia di shift modale. Per esaminare il problema dal punto di vista analitico inoltre si è provveduto ad esaminare lo stato attuale dell’arte e si è scelto di applicare un modello Logit multinomiale di tipo consignment che considerasse gli stessi driver di costo, tempo ed emissioni CO2. L’applicazione del modello ad un caso di studio reale ha permesso infine di definire per le spedizioni nazionali effettuate nel 2016 la modalità di trasporto che rendesse minima la quantità di anidride carbonica emessa e quindi di analizzare l’effetto che questa strategia di shift modale comportasse sugli altri driver di selezione.
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