Riassunto analitico
I rivestimenti termospruzzati sono una tipologia di coating utilizzati con finalità protettive in molte applicazioni industriali. Nello specifico, quando il riporto deve fornire protezione da corrosione, ogni porosità interconnessa al suo interno risulta essere una via di accesso per l’elettrolita chimicamente aggressivo presente nell’ambiente esterno. In molti casi, sia i rivestimenti termo spruzzati al plasma sia quelli ottenuti con tecniche ad elevata energia cinetica come HVOF o HVAF risultano possedere un grado di porosità interconnesa micro-nanometrica tale da non permettere una totale protezione. Quindi, una delle soluzioni per eliminare tali porosità è impregnarle con sostanze organiche o inorganiche, alo scopo di sigillare il rivestimento. Sebbene esistano soluzioni commerciali per la sigillatura dei rivestimenti termo spruzzati, in letteratura non esiste uno studio sistematico sulle proprietà di tali sigillanti o sull’effettiva efficacia. Anche a livello industriale non c’è molta chiarezza su quali sigillanti siano preferibili per determinate applicazioni o tipologie di riporti e, nella maggior parte dei casi, ciascuna ditta procede sulla base dell’esperienza e di prove empiriche pregresse. In questo lavoro di tesi, dopo un’adeguata ricerca bibliografica, vengono sperimentati sigillanti commerciali su rivestimenti termospruzzati di vario tipo (differenti sia per materiali, sia per processo di deposizione) per determinare quali proprietà siano fondamentali per fornire un’adeguata protezione da corrosione. I test effettuati per valutare l’efficacia dei sigillanti saranno prove di corrosione elettrochimica (polarizzazione) e accelerate (Corrodkote, nebbia salina). Una volta determinati i meccanismi di protezione dei sigillanti in commercio, si valuta la possibilità di preparare un sigillante sperimentale presso i laboratori DIEF.
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