Riassunto analitico
La tesi si propone di analizzare la relazione tra bambino e natura, in particolare come egli vive il verde urbano all’interno della città. Attraverso la scoperta ed esplorazione del parco pubblico, il bambino entra a contatto con gli elementi naturali traendo benefici a livello fisico, psichico e cognitivo. Partendo dall'analisi della città contemporanea appare evidente un progressivo abbandono dell’ambiente urbano, dove il bambino non trova più nella strada un luogo sicuro in cui giocare. La città contemporanea spesso non si mostra “amica” dell’infanzia. Emerge dunque la necessità di ripensare la città in cui il bambino diventa parametro della sua pianificazione, dando maggior valore alle aree verdi. Solo attraverso una progettazione interdisciplinare e partecipata in cui anche i bambini possono esprimere le loro osservazioni e riflessioni, è possibile creare luoghi che rispondono alle esigenze dei più piccoli e quindi accessibili a tutti i cittadini. Una città a misura di bambino è una città a misura di tutti. Ripercorrendo l'evoluzione del verde urbano, durante le diverse epoche storiche, è interessante osservare le differenti motivazioni che hanno spinto la società a creare nuovi parchi all'interno della città. Se nell’Ottocento la diffusione dei parchi urbani è spinta da fattori di tipo igienico-sanitari nel Novecento diventa invece elemento funzionale della struttura urbana. Nella città contemporanea, in cui le aree verdi acquistano sempre più importanza, il parco assume un ruolo decisivo per la salute psico-fisica dell’uomo, oltre che per gli aspetti ambientali ed ecologici legati all'inquinamento. In collegamento con la ricerca europea "Bric: Infanzia, Spazi Pubblici e Democrazia", la tesi inoltre si propone di analizzare il modo di agire del bambino in età prescolare all'interno di tre parchi nella Bassa Reggiana, in Emilia Romagna. Infatti le indagini sulla fruizione dei parchi e degli ambienti urbani interessano prevalentemente bambini di età superiori, e difettano di descrizioni sull’uso dello spazio pubblico da parte dei più piccoli. L’indagine esplorativa si basa sulla consapevolezza che tali aree verdi sono un servizio pubblico ad uso dell’intera cittadinanza, e in particolare dai bambini per i quali rappresenta un importante incontro con la natura. La ricerca, utilizzando materiale video fornito dal progetto BRIC, descrive i comportamenti dei bambini, dell'età 3-4 anni, messi in atto nell’esplorazione spontanea e libera e ne segnala le modalità esplorative che sembrano tipiche dell’approccio al verde urbano.
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