Riassunto analitico
Le microalghe rappresentano una preziosa fonte di biomolecole, tra cui i lipidi, di particolare interesse per la produzione di biocarburanti come il biodiesel. In questo contesto, numerosi studi si sono concentrati sull’analisi di diverse specie microalgali altamente produttive, tra cui Chlorella, Scenedesmus e Botryococcus. Sebbene queste specie siano promettenti per la produzione di lipidi, l’identificazione di metodologie analitiche efficaci per la caratterizzazione e lo stoccaggio lipidico nella biomassa microalgale rimane una delle principali sfide per la loro applicazione su larga scala. Attualmente, i metodi chimici tradizionali sono i più utilizzati per l’analisi lipidica, ma risultano costosi, poco sostenibili a causa dell’elevato consumo di reagenti e fortemente influenzati dal tipo di pretrattamento applicato alla biomassa. Per esplorare approcci innovativi, questo progetto di tesi ha confrontato metodi classici di estrazione e caratterizzazione lipidica (Folch e Bligh & Dyer) con tecniche avanzate come la spettroscopia NMR, applicandoli a biomasse microalgali derivate da colture di Chlorella e Scenedesmus. In particolare, è stato valutato l’effetto del trattamento termico (60°C) e della liofilizzazione sulla resa estrattiva e sulla qualità dell’analisi lipidica. I risultati hanno confermato l’efficacia dei metodi chimici tradizionali, sebbene il pretrattamento termico e la liofilizzazione abbiano mostrato un impatto negativo sulla resa di estrazione e quantificazione. La spettroscopia NMR si è rivelata un’alternativa promettente, eliminando la necessità di solventi per l’estrazione lipidica. Tuttavia, il pretrattamento con liofilizzazione ha ridotto la sensibilità analitica di questa tecnica. Questi risultati suggeriscono che l’NMR potrebbe rappresentare un’opzione più sostenibile per la caratterizzazione lipidica delle microalghe, sebbene siano necessarie ulteriori ottimizzazioni per minimizzare gli effetti del pretrattamento sulla qualità dell’analisi.
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