Riassunto analitico
L’oggetto di tale elaborato si pone l’obiettivo di analizzare il concetto di salute organizzativa e i diversi elementi che si celano dietro questa definizione. L’interesse per tale tematica è legata principalmente allo sviluppo della pandemia iniziata agli albori del 2020, la quale, al fine di salvaguardare l’integrità psicofisica degli individui, ha posto la salute di questi ultimi al primo posto. Parlare di salute organizzativa significa entrare nel merito dei possibili indicatori del benessere e del malessere organizzativo, del clima e della cultura organizzativa, nonché del ruolo assunto dai leader in tale processo di miglioramento. La situazione storica in cui tutti noi siamo stati coinvolti ha impattato ulteriormente sulla disciplina prevenzionistica degli individui nelle diverse realtà aziendali, specialmente sullo stress generato dalle condizioni di lavoro. Al fine di comprendere lo stress lavoro-correlato mi sono soffermata sui possibili rischi psicosociali emergenti, Ai fattori di stress e de relativi esiti, per arrivare alla sindrome dell’esaurimento finale chiamato burnout per concludere con l’obbligo posto in capo al datore di lavoro della valutazione dei rischi. La modalità di esecuzione posta in essere dalle imprese nell’ultimo anno è lo Smart Working, in deroga alla disciplina di origine in merito ad alcuni aspetti salienti. Lo Smart Working emergenziale, infatti, sembra avvicinarsi ad altre tipologie di lavoro da remoto, come telelavoro o lavoro a domicilio. Tutto questo ha comportato delle ulteriori conseguenze sul piano della sicurezza, in particolare con riferimento al diritto di disconnessione e al rischio da tecnostress. Viene in rilievo in tale scenario il concetto di Change Management e dei relativi manager e collaboratori smart, per arrivare ad esaltare il ruolo della comunicazione.
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