Riassunto analitico
La funzionalizzazione delle superfici ceramiche è un tema attualmente molto studiato per conferire al materiale proprietà superficiali specifiche in relazione alla destinazione d'uso. L’evoluzione tecnologica del settore Ceramico nell’ultimo decennio ha permesso lo sviluppo della fase di finitura, ossia una serie di procedure successive alla cottura del materiale, che hanno lo scopo di customizzare il prodotto e prepararlo e alla vendita. Nel concreto le piastrelle possono essere incise, tagliate, bisellate, rettificate e, nel caso specifico di questo studio, trattate con agenti chimici che, occludendo la porosità superficiale aperta, conferiscono particolari proprietà al supporto come antibattericità, resistenza alle macchie, ecc... In quest’ultima fase la superficie ceramica viene sottoposta innanzitutto ad un processo meccanico di graduale abrasione per prepararla al successivo trattamento chimico-meccanico condotto mediante l'impiego di strumenti di stesura e protettivi chimici in soluzione acquosa. Lo scopo di questa tesi è conoscere approfonditamente i parametri industriali di processo che intervengono nella fase di finitura di superfici ceramiche. L'obiettivo è stato perseguito mediante un confronto produttivo tra le macchine sviluppate da BMR S.p.A., Supershine e Brush, e la caratterizzazione di alcuni agenti chimici commerciali impiegati per il trattamento dei supporti. Nonostante le due macchine studiate si fondino su principi di funzionamento simili, le analisi prestazionali condotte sulla produttività al minuto, sui formati trattati, e sulla velocità di scorrimento dei nastri trasportatori hanno evidenziato che l'utilizzo della Supershine apporta un maggior guadagno in termini produttivi ed un notevole miglioramento in termini di riflessione della luce delle superfici trattate. Questa caratteristica è fondamentale, in quanto viene considerata come il principale parametro di valutazione della efficacia del trattamento di finitura nel prodotto finito. La caratterizzazione degli agenti chimici per il trattamento di finitura è stata principalmente finalizzata a comprenderne il comportamento durante il processo industriale, ossia osservarne la trasformazione da liquido a solido in condizioni reali. Per le varie tipologie di agenti chimici considerati, Sono state studiate e confrontate alcune caratteristiche significative: densità, viscosità, composizione chimica, morfologia, degradazione termica e reticolazione indotta a diverse temperature. I risultati ottenuti hanno evidenziato una sostanziale somiglianza fra tutti i campioni, suggerendo quindi che i fattori che influenzano il risultato finale siano da ricercare nei parametri meccanici di processo, come il settaggio della macchina o il dosaggio dei protettivi in funzione del formato. In conclusione questo lavoro si propone di studiare dettagliatamente questa fase sempre più importante nel mondo ceramico, ma sulla quale le conoscenze sono tuttora limitate. Questa analisi ha mostrato come anche focalizzandosi su un piccolo frammento dell’intero processo ceramico, ci sia una moltitudine di variabili, sia meccaniche che chimiche, che intervengono sul prodotto finale e che quindi necessitano di uno studio approfondito.
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Abstract
La funzionalizzazione delle superfici ceramiche è un tema attualmente molto studiato per conferire al materiale proprietà superficiali specifiche in relazione alla destinazione d'uso. L’evoluzione tecnologica del settore Ceramico nell’ultimo decennio ha permesso lo sviluppo della fase di finitura, ossia una serie di procedure successive alla cottura del materiale, che hanno lo scopo di customizzare il prodotto e prepararlo e alla vendita. Nel concreto le piastrelle possono essere incise, tagliate, bisellate, rettificate e, nel caso specifico di questo studio, trattate con agenti chimici che, occludendo la porosità superficiale aperta, conferiscono particolari proprietà al supporto come antibattericità, resistenza alle macchie, ecc...
In quest’ultima fase la superficie ceramica viene sottoposta innanzitutto ad un processo meccanico di graduale abrasione per prepararla al successivo trattamento chimico-meccanico condotto mediante l'impiego di strumenti di stesura e protettivi chimici in soluzione acquosa.
Lo scopo di questa tesi è conoscere approfonditamente i parametri industriali di processo che intervengono nella fase di finitura di superfici ceramiche. L'obiettivo è stato perseguito mediante un confronto produttivo tra le macchine sviluppate da BMR S.p.A., Supershine e Brush, e la caratterizzazione di alcuni agenti chimici commerciali impiegati per il trattamento dei supporti.
Nonostante le due macchine studiate si fondino su principi di funzionamento simili, le analisi prestazionali condotte sulla produttività al minuto, sui formati trattati, e sulla velocità di scorrimento dei nastri trasportatori hanno evidenziato che l'utilizzo della Supershine apporta un maggior guadagno in termini produttivi ed un notevole miglioramento in termini di riflessione della luce delle superfici trattate. Questa caratteristica è fondamentale, in quanto viene considerata come il principale parametro di valutazione della efficacia del trattamento di finitura nel prodotto finito.
La caratterizzazione degli agenti chimici per il trattamento di finitura è stata principalmente finalizzata a comprenderne il comportamento durante il processo industriale, ossia osservarne la trasformazione da liquido a solido in condizioni reali. Per le varie tipologie di agenti chimici considerati, Sono state studiate e confrontate alcune caratteristiche significative: densità, viscosità, composizione chimica, morfologia, degradazione termica e reticolazione indotta a diverse temperature. I risultati ottenuti hanno evidenziato una sostanziale somiglianza fra tutti i campioni, suggerendo quindi che i fattori che influenzano il risultato finale siano da ricercare nei parametri meccanici di processo, come il settaggio della macchina o il dosaggio dei protettivi in funzione del formato.
In conclusione questo lavoro si propone di studiare dettagliatamente questa fase sempre più importante nel mondo ceramico, ma sulla quale le conoscenze sono tuttora limitate. Questa analisi ha mostrato come anche focalizzandosi su un piccolo frammento dell’intero processo ceramico, ci sia una moltitudine di variabili, sia meccaniche che chimiche, che intervengono sul prodotto finale e che quindi necessitano di uno studio approfondito.
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