Riassunto analitico
L’intento dell’elaborato è quello di comprendere e di approfondire il ruolo che detiene il territorio per le persone disabili, quei soggetti che per svariati anni sono stati esclusi dalla società e privati di dignità. Gli approfondimenti e i risultati ottenuti nell’elaborato sono il risultato della rassegna della letteratura contemporanea di autori attivi nella riflessione e nella ricerca e dell’indagine sul campo svolta attraverso una serie di interviste a soggetti che per qualche motivo sono legati al Centro Socio Educativo Occupazionale “Isola che non c’è”. Un primo obiettivo dell’elaborato è stato quello di approfondire le inerenti questioni relative al tema della disabilità. Oggi il grande problema della disabilità sembra essere legato da una parte al compimento del diciottesimo anno di età, poiché, mentre vi sono bambini che durante l’intero periodo scolastico hanno incontrato dei servizi e delle occasioni stimolanti a livello fisico, cognitivo, sociale beneficiando di interventi educativi e riabilitativi, vi sono anche adulti che dopo le scuole superiori si trovano davanti ad un numero eccessivamente inferiore di opportunità. L’altra parte del problema riguarda la distanza fra il mondo della disabilità e quello della “normalità”. Il soggetto disabile incontra barriere architettoniche e relazionali in una società che ancora a volte fatica a integrare e interagire con l’altro, diffidente e portatrice di pregiudizi e stereotipi. L’elaborato intende però far presente che esistono delle realtà territoriali che si aprono alla disabilità e concorrono per promuovere e incrementare l’inclusione delle persone disabili mediante la creazione di Strutture Socio Educative Occupazionali pre-professionali in cui operano diverse figure in un sistema di rete e l’attivazione di Tirocini Formativi in Aziende che si mettono a disposizione per accogliere le persone con disabilità. Per dare una pianificazione funzionale alla trattazione critica di tale argomento che include da una parte la grande tematica sulla disabilità e dall’altra la riflessione sull’importanza del territorio che offre varie opportunità di inclusione sociale e lavorativa alle persone disabili, la tesi è stata articolata in quattro capitoli. Nel primo capitolo viene esplorato ed approfondito il tema della disabilità inquadrandolo all’interno del nostro contesto storico e culturale. Sono messe in evidenza gli indirizzi e le normative nazionali ed internazionali che mirano all’integrazione della disabilità. Partendo da un inquadramento internazionale in riferimento agli indirizzi dell’ONU e ai valori dell’OMS con relative Classificazioni, arriveremo alla normativa nazionale sulla disabilità. Nel secondo capitolo viene esaminata la realtà che riguarda le politiche sociali e i servizi per disabili facendo particolare riferimento alla Regione Emilia Romagna. Nel terzo capitolo si mette in evidenza il ruolo che assume il territorio per la disabilità. Un territorio che diventa comunità educante grazie ad un insieme di diversi che si influenzano a vicenda: scuola, famiglia, strutture, volontariato, servizi sociali, lavoro, sport, associazionismo e tempo libero. In una prima analisi viene affrontato il tema dell’inserimento lavorativo facendo particolare riferimento ai Tirocini Formativi permettendo così al disabile di uscire da una condizione di isolamento per entrare a far parte di una società e soprattutto di un mercato del lavoro. In seconda analisi viene esaminato il ruolo del volontariato che rappresenta un grande apporto per la soluzione posta ai problemi della disabilità. Il quarto e ultimo capitolo presenterà l’indagine esplorativa svolta presso Il Centro Socio Educativo Occupazionale “Isola che non c’è” di Castel San Giovanni.
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