Riassunto analitico
L’oggetto di studio del seguente progetto di tesi è il modello di scuola Senza Zaino. Diffuso oggi in diversi istituti comprensivi sparsi su tutto il territorio italiano, il movimento delle scuole Senza Zaino ha preso il via da alcune scuole della Toscana alla fine degli anni novanta. Da allora, alcuni docenti coordinati da Marco Orsi, hanno intrapreso un lungo percorso di riflessione sulla realtà scolastica in essere. L’analisi ha investito la scuola nella sua globalità, alla ricerca dei messaggi impliciti presenti nelle metodologie didattiche utilizzate ma anche negli elementi materiali dell’ambiente di apprendimento. Ciò che è emerso è stata la tendenza ad una incoerenza tra i valori annunciati nei Piani di Offerta Formativa e le pratiche realmente attuate in classe. Se da una parte vengono dichiarate come irrinunciabili la solidarietà, la valorizzazione delle differenze e l’accoglienza di ognuno, la quotidianità scolastica evidenzia invece una prassi che supporta la competitività, la standardizzazione e la frammentazione disciplinare. L’obiettivo delle scuole Senza Zaino è quello di creare una scuola dove mente e corpo sono integrati attraverso l’esperienza e la riflessione; tramite la valorizzazione del lavoro cooperativo e della cura verso ciò che sta intorno l’apprendimento risulta così significativo e profondo. Il testo è organizzato in tre parti. Nel primo capitolo trovano ampio spazio le premesse teoriche grazie alle quali le scuole Senza Zaino hanno potuto definire la propria visione di scuole-comunità che valorizzano pratiche di ospitalità e responsabilità. Il secondo capitolo è dedicato agli aspetti didattico-operativi: viene presentata la Rete Nazionale delle scuole Senza Zaino e l’Approccio Globale al Curricolo. Con questa definizione si pone sotto l’ottica progettuale la globalità dell’esperienza scolastica, che non si limita allo spazio delle discipline ma abbraccia tutte le opportunità di crescita che questa istituzione può fornire ai propri studenti. L’ultimo capitolo si focalizza sulla definizione della valutazione formativa, in grado di valorizzare il feedback e la comunicazione empatica a discapito di un sistema tradizionale basato su voti e giudizi. Riguardo a tale argomento ho frequentato un corso di formazione organizzato dall’Associazione “Senza Zaino per una scuola comunità” a Lucca.
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