Riassunto analitico
Con il termine fitoterapico si intendeva, fino a pochi anni fa, un farmaco vegetale composto da una pianta medicinale o da una sua preparazione. Con l’inserimento però delle piante medicinali anche in ambiti non strettamente farmaceutici, col termine italiano fitoterapico ci si riferisce oggi ad un concetto un po’ più ampio. Lo scenario Italiano ed Europeo è abbastanza complesso. Si può dire che, oltre a essere commercializzati come medicinali, integratori alimentari e cosmetici, le piante medicinali potrebbero essere commercializzate come alimenti, spezie o tisane, o ingredienti per medicinali destinati a scopi speciali. Potrebbero essere commercializzate anche come “Novel Foods”, prodotti destinati ad essere consumati come alimenti, ma senza una tradizione sufficiente a livello della Comunità Europea. Infine, come Dispositivi Medici quando il prodotto vegetale dimostra la sola azione meccanica, non farmacologica. Il mercato italiano è molto particolare perché ha un trend di crescita di consumo, proprio del prodotto vegetale di tipo parafarmaceutico, che non presenta eguali al mondo. È il primo mercato per il consumo di prodotti vegetali. Nell’era dell’informazione digitale, che permette di avere un potenziale accesso al sapere globale a portata di tasca, la percezione della fitoterapia da parte di chi non è del ramo, l’utilizzo e la conoscenza generale in merito a questi prodotti, sono degli aspetti molto importanti per cercare di capire se la fitoterapia, che ha già alle spalle un glorioso passato, possa avere negli anni a venire un prospero futuro. Il nostro Paese ha una lunga tradizione e conoscenza delle piante medicinali e di altre sostanze naturali, note per le proprietà nutritive e soprattutto per le virtù benefiche e curative. Ma all’amore per questi prodotti vegetali, oggi, quale conoscenza e quale qualità si associa? Lo scopo di questa tesi è stato proprio quello di fare un’indagine sulla conoscenza delle abitudini legate al consumo dei fitoterapici nell’area urbana di Modena, intervistando i farmacisti e i clienti delle farmacie al fine di ricavarne un quadro omogeneo di conoscenza, utilizzo e percezione del prodotto fitoterapico in quest’area. Una volta raccolti i dati di consumo e analizzate le categorie di prodotti più utilizzati, attraverso analisi di laboratorio sono stati condotti dei controlli di qualità al fine di verificare la corrispondenza dei prodotti più consumati con i dati scientifici e i requisiti di qualità dei prodotti vegetali. Il quadro che ne è emerso è che alcune categorie di prodotti, quali Grintuss sciroppo Pediatric e Adulto, Apropos per il benessere di voce e gola, Sedivitax, Serenotte, Valeriana Dispert per contrastare ansia e insonnia, e Cistexx, Cistiflux per contrastare o prevenire cistiti, sono tra i più consigliati dal farmacista. Prodotti per il colesterolo quali Armolipid, No-Colest Cardiolipid, prodotti per stipsi Psyllogel, Liofibra, Le dieci erbe, e prodotti per gola e voce, quali Propolgemma e Propol2 sono invece quelli più utilizzati per autocura. Prodotti più prescritti dal medico sono risultati Armolipid per il colesterolo, Grintuss sciroppo Pediatric per tosse, e Ruscoven, Fitoroid e Mirtillo Specchiasol per il benessere venoso. Il dato è pienamente inquadrato nell’ambito più generale del consumo italiano di questi prodotti. Quello che emerge dalle analisi è che non tutti i prodotti che sono più utilizzati presentano una adeguata qualità, e spesso l’utente non è consapevole della non elevata qualità dei prodotti che acquista. Questa cosa è ancora più evidente nei prodotti prescritti dal medico, dove la qualità spesso non è sufficiente, e evidentemente il marketing dell’informazione scientifica supera la conoscenza del medico stesso.
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