Riassunto analitico
L’obiettivo di questo lavoro è di valutare l’efficacia di un innovativo sistema di MHealth, definito PANDA (Pregnancy and Newborn Diagnostic Assessment), nel fornire cure prenatali standardizzate secondo le Linee Guida dell’OMS. Il sistema PANDA è costituito da 3 elementi:il primo è una applicazione installata su smartphone, totalmente basata su icone, che comprende 4 moduli (informazioni personali, anamnesi, screening, educazione alla salute/preparazione al parto). Il secondo è uno zaino contenente termometro, metro, sfigmomanometro, strisce urinarie, glucometro, emoglobinometro, stetoscopio, test rapidi per lo screening dell'HIV, sifilide e malaria e materiali di consumo. Tutti i risultati raccolti tramite test rapidi vengono registrati sull’applicazione tramite tecnologia wireless o tramite fotografia. Il terzo elemento è costituito da un sistema software basato su Java installato su un computer all'interno di un ospedale di riferimento, che riceve tutte le informazioni registrate dall'app, consentendo al personale clinico di monitorare i dati e fornire un feedback al personale che opera sul campo. Lo studio pilota di fattibilità è stato condotto nel periodo 2014-2016 all’interno del Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo di Mineo (Sicilia), che ospita circa 1.500 persone, e ha coinvolto 150 donne migranti in gravidanza alle quali è stato anche somministrato un questionario per rilevare il gradimento. Tutti i dati socio-demografici, anamnestici e clinici raccolti sulla app venivano poi automaticamente inviati al Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Catania, dove era stata installato su computer il software PANDA. Per ogni paziente visitata si creava automaticamente una cartella informatizzata. È stato inoltre applicata l’assegnazione di uno score di gravità per identificare rapidamente le gravidanze ad alto rischio. Un team di tecnici informatici ha assistito il team operativo sul campo, tramite il software Redmine. Dallo studio condotto è emerso che tutte le donne erano provenienti dall’Africa, soprattutto Nigeria (tranne 3 pakistane), con un’età media di 25 anni (DS: 4 anni; range: 18-35 anni). Questi risultati hanno dimostrato la funzionalità del sistema PANDA e la sua utilità in un contesto multietnico caratterizzato da diverse barriere linguistiche e culturali. Il sistema PANDA rappresenta quindi un innovativo e importante strumento utile per la pianificazione sanitaria, in quanto rende disponibili dati socio-demografici e clinici della popolazione migrante ospite nei centri di accoglienza che fino ad oggi erano sconosciuti. La grafica basata su icone facilita la comunicazione tra gli operatori e le pazienti. Inoltre, tramite questo sistema anche l’educazione alla salute è standardizzata. Infine, questo sistema offre la possibilità di “task-shifting”, trasferendo competenze ma mantenendo elevata qualità grazie al monitoraggio dell’attività dall’ospedale. Dati i risultati positivi di questo studio pilota è stato presentato un protocollo per uno studio che verrà condotto in Tanzania, e coinvolgerà due Centri di Salute rurali e i relativi dispensari, con l’obiettivo di valutare l’impatto dell’introduzione del sistema di telemedicina PANDA in un contesto rurale e a basse risorse, rispetto all’erogazione dell’assistenza alle donne in gravidanza secondo la modalità già in uso.
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