Riassunto analitico
Ormai è risaputo. La violenza di genere è una piaga sociale che colpisce trasversalmente, a prescindere dall'età, ceto sociale, livello di istruzione, professione e tante altre variabili. L'unica costante? Il sesso femminile. Bambina, adolescente, giovane, donna e anziana. Poco importa. La violenza di genere è presente da anni, secoli, addirittura millenni. Sembra quasi che esista da sempre, da quando sia nato l'essere umano. Nel tempo ha cambiato sempre più forma, adattandosi maggiormente alle nuove strutture sociali, ai nuovi contesti e alle nuove relazioni interpersonali. Ad una società come quella attuale, caratterizzata dalla globalizzazione, dalla 'modernità liquida', per citare una famosa espressione del sociologo polacco Baumann. Una società che sembra tentare di svincolarsi dalle storiche categorizzazioni per immergersi nella piena e pura incertezza. Una società che pare focalizzarsi meno sulle relazioni interpersonali faccia a faccia, ma che sembra appropriarsi maggiormente delle nuove tecnologie. Come cerca di annidarsi, in tutto questo, la violenza di genere? Che forma assume?
Negli ultimi anni, si sta affacciando in maniera parecchio insistente la pratica del revenge porn, letteralmente 'vendetta pornografica'. Essa consiste nella diffusione online di materiale intimo, sia fotografie che filmati, senza il consenso delle persone che vi sono ritratte. Si tratta, principalmente, di ex fidanzate, ex compagne ed ex mogli, ma può trattarsi anche di amiche, madri, sorelle, cugine. Addirittura ragazze sconosciute. Persone comuni. Si tratta di una punizione che, per chi la mette in pratica, tali donne debbano subire per aver commesso gesti inconcepibili o detto parole che non dovevano essere dette. In alcuni casi vengono pubblicati anche dati personali come nome, cognome, indirizzo di residenza e indirizzo di posta elettronica. Come vede la società questa pratica? Come la percepisce? Sono queste le domande a cui vorrei tentare di rispondere nel mio elaborato, frutto di una rassegna di studi.
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